Il gruppo elvetico Hupac prevede di registrare fino al 2010 una crescita del 10-12% all'anno del traffico combinato raggiungendo un volume di 928.000 spedizioni rispetto alla quota record di 612.488 spedizioni del 2006 (
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17 gennaio 2007). L'azienda ritiene di poter chiudere il 2010 con un traffico transalpino pari a 717.000 spedizioni, contro 460.000 spedizioni transalpine nel 2006.
Hupac ha reso noto oggi di aver totalizzato nel 2006 un utile d'esercizio di 6,96 milioni di franchi svizzeri (+7,4% sul 2005) su ricavi per 476,93 milioni di franchi svizzeri (+17,2%). Il risultato operativo è ammontato a 7,69 milioni di franchi svizzeri, in calo del 2,3% rispetto al 2005, mentre il cash flow è salito a 58,7 milioni di franchi svizzeri (+17,6%).
Il gruppo svizzero ha precisato che l'andamento positivo del traffico persiste anche nel primo quadrimestre di quest'anno con un incremento pari al 19%.
Dal 2000 - ha osservato Hupac - «i viaggi di camion attraverso le Alpi svizzere sono diminuiti del 16%, mentre il traffico combinato è aumentato del 66%». «Fino all'apertura della ferrovia di pianura del San Gottardo fra 10 anni - ha sottolineato il presidente del gruppo, Hans-Jörg Bertschi - il traffico combinato necessita del sostegno finanziario da parte della Confederazione nell'attuale ordine di grandezza, per tenere il passo con la concorrenza della strada. Dalla nuova legge sul trasporto delle merci 2011-2017 ci attendiamo la prosecuzione, senza interruzioni, di quella positiva politica di trasferimento che ci consente, malgrado le antiquate infrastrutture ferroviarie, di trasferire sempre più traffico su rotaia attraverso offerte competitive e la buona qualità del servizio».
Hupac ha annunciato che, per soddisfare la domanda, aumenterà nei prossimi anni il proprio parco vagoni di quasi 3.000 moduli ferroviari nuovi ed avrà a disposizione quindi una flotta di circa 7.000 unità. Inoltre è previsto l'ampliamento della capacità dei terminal, ad esempio nell'area di Anversa.
«Anche ad est di Milano, a Rotterdam e nella regione di Reno-Meno-Ruhr - ha detto il direttore della Hupac, Bernhard Kunz - servono con urgenza nuovi terminal. Il presupposto per la nostra strategia di crescita è che le carenze di terminal nelle principali aree economiche europee siano rapidamente superate e che si possa disporre di tracce ferroviari in numero sufficiente».
Hans-Jörg Bertschi ha evidenziato anche l'esigenza di accelerare la liberalizzazione ferroviaria in Europa come leva per il trasferimento del traffico. «Nei Paesi in cui la liberalizzazione è avanzata maggiormente - ha spiegato - il trasporto merci ferroviario cresce a ritmi più sostenuti». Hupac è quindi «preoccupata per la lentezza con cui sta procedendo la liberalizzazione delle ferrovie e per gli ostacoli frapposti da quegli enti ferroviari che vogliono tutelare la propria egemonia attraverso misure protezionistiche».