Urgente una radiografia sulle priorità del sistema portuale italiano

È . La necessità di provvedere entro un termine massimo di 45-60 giorni ad individuare tali priorità, sia in termini di sblocco normativo e burocratico degli ostacoli più incombenti sia in vera e propria individuazione delle opere e degli impianti che garantiranno il salto di qualità, è stata sottolineata oggi nel corso del convegno su “Porti in cerca di autore” organizzato a Genova da Assoporti e Assiterminal in collaborazione con Italia in Movimento. A tale esame dovrà seguire il varo delle normative o delle norme (magari da introdurre nella legge finanziaria) che consentano di centrare questi obiettivi.

Preceduto da un saluto del presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Giovanni Novi, e concluso dall’intervento finale del vice ministro ai Trasporti, Cesare De Piccoli, il convegno si è articolato su una tavola rotonda che ha visto, sotto la guida di Ignazio Messina, vice presidente di Assiterminal, la partecipazione di Giuliano Gallanti, presidente dell’European Sea Ports Organisation (ESPO), di Luigi Negri, presidente di Assiterminal, Francesco Nerli, presidente di Assoporti, Luigi Merlo, assessore ai Trasporti della Regione Liguria e Stefano Messina, vice presidente di Confitarma.

Dai lavori sono emersi dati choc sullo sviluppo dei traffici container in Mediterraneo e sulla crescita dimensionale delle navi, con il rischio reale che queste navi, per problemi di pescaggio, ma anche di specchi acquei e di manovra non possano neppure entrare nei principali porti italiani.

In linea teorica - ha sottolineato il presidente di Assoporti, Francesco Nerli - i porti italiani sono in grado di affrontare la sfida sulla base dei piani regolatori esistenti e dei nuovi terminal programmati. Di diverso avviso Assiterminal, che per voce di Luigi Negri e di Ignazio Messina ha sottolineato i rischi connessi con i ritardi nella realizzazione delle nuove infrastrutture, ma anche con un fenomeno di mercato di localizzazione proprio nel Mediterraneo occidentale delle navi più grandi, quelle che per l’appunto hanno dimensione e pescaggio incompatibile con la struttura dei maggiori porti italiani.

La sfida lanciata da Luigi Merlo e da Francesco Nerli per il varo di provvedimenti mirati a risolvere le priorità di sistema è stata raccolta dal vice ministro De Piccoli che ha concluso i lavori del convegno.