- Le associazioni dell'autotrasporto che hanno indetto lo sciopero in atto da ieri hanno abbandonato oggi il tavolo di confronto con il governo dopo aver preso atto a Palazzo Chigi delle comunicazioni del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ed hanno confermato la prosecuzione del fermo dei servizi fino a venerdì prossimo.
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- «È incredibile, incomprensibile e irresponsabile - ha detto il presidente di Cna Fita, Franco Coppelli, all'uscita dall'incontro con il ministro - che un governo, di fronte alla protesta compatta di migliaia di lavoratori pronti a stare sulle strade per giorni, pensi di poter rispondere con precettazioni e provvedimenti di forza. In qualsiasi paese civile una manifestazione di questo tipo dovrebbe subito spingere la politica a verificare le reali cause del malessere e quindi aprire un serio tavolo di confronto». «Purtroppo - ha aggiunto - trova conferma la scelta (o la non scelta) di non affrontare le problematiche del settore e di favorire anche sulle strade i poteri forti, quelli della committenza industriale. Il governo, attraverso il suo ministro dei Trasporti, si sta assumendo responsabilità pesantissime nei confronti del Paese, spingendo l’autotrasporto, risorsa centrale ed eccezionale per il sistema paese, in un pericolosissimo vicolo cieco».
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- Intanto il presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha chiesto la precettazione «nei confronti degli autotrasportatori che, in occasione dell’astensione collettiva, non assicurano le forniture indispensabili violando altresì - si legge nel comunicato - l’obbligo di non predisporre blocchi stradali».
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