- Nel corso dell'edizione 2008 del salone nautico Boot di Dusseldorf, che ha chiuso i battenti ieri, l'associazione italiana dei porti turistici ASSO.I.P.T.A. - ASSOMARINAS ha ricevuto la visita del massimo responsabile della PNN Consulting di Mosca, gruppo di società leader nelle costruzioni di circuiti di resort nautici sulle rive fluviali e sui bacini acquei tra Mosca e Rostov, tra il Don e il Volga, presieduta da Pavel Novoselov.
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- Da PNN - ha reso noto il presidente di ASSOMARINAS, Roberto Perocchio - è giunta «una importante richiesta di collaborazione con imprenditori della portualità turistica italiana per definire grandi realizzazioni infrastrutturali che riguardano oltre 10.000 posti barca da ubicare presso centri storici culturali e grandi città già dotate di ottime infrastrutture come Mosca, Ublick, Ribinsk, Kostroma, Nisni Novgorod, Kazan, Samara, Volgograd, ecc. Si tratta di un bacino di oltre 30 milioni di abitanti che oggi per le migliorate condizioni economiche si affacciano al mondo della nautica».
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- Tra gli altri incontri avvenuti allo stand di ASSO.I.P.T.A.- ASSSOMARINAS figurano quelli con i responsabili di altre realtà italiane, come la Rete dei Porti Sardi, ed internazionali, come quelli prettamente commerciali con società di charters, come la Mediterranean Sailing Boat Club di Maratea con una flotta di ben 15 “caichi” e alcuni velieri , alla ricerca di porti “des plaisance” in grado di ospitare la crociera di lusso, o come la maltese Camper & Nicholsons Marinas International specializzata nello sviluppo di porti e di waterfront.
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- Molti i temi affrontati nei vari incontri, tra i quali problemi comuni come quelli dell’aumento dei canoni demaniali o come la “tassa Soru” che, secondo il direttore generale di Rete dei Porti Sardi, Carmine Sanna, ha penalizzato la rete dei porti sardi con l’abbandono e scelte di altre mete da parte di armatori di yacht e grandi imbarcazioni verso la Grecia, la Turchia, la Spagna e lo stesso Adriatico .Fiducia, ma anche timori per il mercato dei diportisti tedeschi li ha espressi il rappresentante dei porti Sloveni, Marijan Mattevlich, che ha dimostrato un certo timore non tanto nella ripresa dell’economia tedesca, ma del singolo diportista che dovrà essere conquistato innanzi tutto con il buon rapporto qualità-prezzo soprattutto rispetto ai colossali investimenti già realizzati nelle marine slovene, poi per la buona politica ambientale portata avanti in stretta collaborazione, quasi sinergica e in forma consortile, tra quei porti, infine grazie anche alla piena integrazione della Slovenia con l’Unione Europea della quale detiene oggi la presidenza.
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