- Nell'esercizio 2007 l'utile netto del gruppo armatoriale Orient Overseas (International) Ltd. (OOIL) di Hong Kong è cresciuto del 338,7% attestandosi a 2,55 miliardi di dollari rispetto a 580,60 milioni di dollari nell'esercizio precedente. L'eccezionale incremento è stato determinato dai proventi per 1,99 miliardi di dollari derivanti dalla cessione delle attività terminalistiche del gruppo al fondo pensionistico canadese OTPP (inforMARE del 24 novembre 2006). Al netto degli utili generati dalle attività non ricorrenti il risultato è ammontato a 553,75 milioni di euro, con un aumento del 4,8% rispetto all'esercizio precedente, ed esclusi gli effetti sul bilancio 2006 della rivalutazione (pari a 100 milioni di dollari) dell'edificio Wall Street Plaza di New York, di proprietà del gruppo, il risultato è stato di 553,75 milioni di dollari, in crescita del 29,3% rispetto al 2006.
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- Lo scorso anno il gruppo ha registrato ricavi per 5,65 miliardi di dollari (+22,6%) ed un utile operativo di 687,44 milioni di dollari (+10,6%).
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- Nel core business del trasporto marittimo containerizzato e della logistica il gruppo ha totalizzato ricavi per 5,62 miliardi di dollari (+22,6%). «Un elemento fondamentale dell'industria del trasporto marittimo dei container negli ultimi anni - ha osservato oggi il presidente di OOIL, Chee Chen Tung - è stata la ripartizione razionale della capacità tra i vettori che ha contribuito a diminuire la volatilità complessiva del settore. Con la prosecuzione nel 2007 della razionale ripartizione della capacità nel comparto, la più accentuata sensazione rilevata all'inizio dell'anno si è tradotta nel mantenimento della crescita dei noli nel corso dell'anno. Con l'aumento complessivo dei volumi e la crescita dei noli le nostre attività hanno registrato una performance migliore nonostante l'aumento dei costi dovuto ai prezzi più elevati del petrolio».
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- «Per le nostre attività di trasporto container e della logistica - ha aggiunto Tung - il 2007 si è dimostrato un anno migliore rispetto a quanto alcuni avevano previsto alla fine del 2006. Nonostante nel corso dell'anno sia proseguita la flessione del settore immobiliare statunitense, gli effetti sui consumi globali sono mutati. La minor crescita dei volumi per la West Coast statunitense è stata mitigata dalla forte crescita della domanda di merci dall'Asia verso l'Europa. Inoltre l'efficiente impiego delle navi da parte delle compagnie in reazione all'elevato costo del combustibile ha consentito di assorbire capacità. Questi fattori, tutti insieme, hanno contribuito ad un miglior bilanciamento dell'offerta e della domanda di capacità rispetto a quanto era previsto per l'anno. Con un forte euro in grado di sostenere l'attuale ritmo dell'outsourcing nei confronti dell'Asia e con le misure fiscali e monetarie di stimolo recentemente annunciate negli Stati Uniti, riteniamo che buona parte del modello di sviluppo dei traffici e di crescita del 2007 proseguirà nel 2008».
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