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Nel primo trimestre 2008 l'utile netto del gruppo A.P. Møller-Mærsk è cresciuto del 148,1%
Oltre 3.000 i posti di lavoro in meno in Maersk Line
15 maggio 2008
Nel primo trimestre di quest'anno il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk ha registrato un utile netto di 1,05 miliardi di dollari su ricavi per 14,44 miliardi di dollari, con incrementi rispettivamente del 169,2% e del 30,8% sul corrispondente periodo del 2007. L'EBITDA è ammontato a 3,56 miliardi di dollari (+78,3%) e l'utile ante imposte a 3,00 miliardi di dollari (+148,1%).
Il risultato nel settore del petrolio e del gas - ha reso noto oggi il gruppo comunicando i risultati trimestrali - è attribuibile principalmente al sensibile aumento del prezzo del petrolio (+67% Brent) e alla crescita della quota di produzione del gruppo, che nel periodo è risultata superiore del 20% rispetto al primo trimestre del 2007.
Il giro d'affari è aumentato anche nel comparto del trasporto containerizzato grazie all'aumento dei noli (+5% con esclusione dell'effetto del bunker adjustment factor e +13% incluso il BAF) e dei volumi trasportati (+4%). Tuttavia il risultato - ha precisato A.P. Møller-Mærsk - è stato negativo per 47 milioni di dollari (-198 milioni nel primo trimestre 2007) in parte a causa dell'elevata crescita del costo del fuel e dei costi straordinari (58 milioni di dollari) determinati dall'introduzione del programma di ristrutturazione del settore denominato “streamLINE”. Il gruppo ha precisato che il piano ha comportato la riduzione di poco più di 3.000 posti di lavoro nella filiale Maersk Line, pari al 15% dell'occupazione complessiva. Il risultato del primo trimestre 2008 include proventi dalla cessione di navi per 141 milioni di dollari (58 milioni di dollari nel primo trimestre 2007). Nei primi tre mesi di quest'anno la flotta di portacontainer del gruppo, operata dalle filiali Maersk Line e Safmarine, ha totalizzato un volume trasportato pari a circa 1,7 milioni di container da 40' (+4%), con una crescita del 7% sulle rotte tra Asia ed Europa, mentre sono diminuiti del 18% i volumi tra il Far East e il Nord America e la crescita media negli altri traffici si è attestata a +11%.
La filiale terminalista APM Terminals ha registrato un incremento del 27% dei ricavi ed un utile netto superiore rispetto a quello dei primi tre mesi del 2007. Il traffico movimentato dalla società è aumentato del 10%, con una flessione del 2% dei volumi movimentati in Nord America ed un aumento del 13% circa di quelli movimentati negli altri mercati.
Positivo il risultato della divisione tanker e offshore grazie principalmente ai proventi della cessione della flotta di car carrier alla Höegh Autoliners, di cui il gruppo danese ha acquisito il 37,5% del capitale azionario (inforMARE del 30 gennaio 2008).
A.P. Møller-Mærsk prevede di chiudere l'intero 2008 con ricavi per circa 60 miliardi di dollari (51,2 miliardi nel 2007) e un utile netto nell'ordine di 3,6-4 miliardi di dollari (3,4 miliardi nel 2007).
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