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Il terremoto finanziario mondiale rischia di coinvolgere le società portuali statunitensi Amports e Ports America
In crisi il gruppo assicurativo AIG, a cui fanno capo le due aziende
16 settembre 2008
Anche il settore portuale americano rischia di essere pesantemente coinvolto nella grave turbolenza innescata nei mercati finanziari internazionali dal fallimento della Lehman Brothers. A poche ore dalla bancarotta della banca d'affari statunitense la crisi si è acuita a causa delle difficoltà nel reperire crediti da parte del gruppo assicurativo American International Group (AIG), anch'esso ad un passo dal fallimento a causa di un'esposizione sui prodotti derivati stimata in oltre 400 miliardi di dollari.
Al gruppo AIG fa capo la AIG Investments, che ha rilevanti interessi nel settore portuale. Nel portafoglio della AIG Investments, attraverso la società di private equity AIG Highstar Capital, figura il gruppo portuale statunitense Amports che movimenta oltre un milione di autovetture all'anno in Nord America operando nei porti statunitensi di Baltimora, Brunswick, Jacksonville e Benicia e nei porti messicani di Altamira, Lazaro Cardenas, Mazatlan e Toluca (inforMARE del 27 aprile 2007).
Alla AIG Highstar Capital fa capo anche la Ports America, società che ha acquisito le attività terminalistico-portuali nordamericane comprate dal gruppo mediorientale DP World con il takeover sul gruppo britannico P&O (inforMARE dell'11 dicembre 2006 e 19 marzo 2007). Ports America, che dà lavoro ad oltre 12.000 persone, opera 97 terminal nei porti americani e messicani. Nella Ports America è confluita la Marine Terminals Corporation (MTC), acquisita dalla stessa AIG Investments (inforMARE del 10 maggio 2007 e 15 gennaio 2008).
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