- In occasione del convegno organizzato oggi a Roma da Aiscat, l'associazione (che raggruppa i concessionari autostradali italiani) e il governo hanno manifestato l'intenzione di collaborare per studiare un nuovo assetto anche normativo che consenta un rapido sblocco delle nuove infrastrutture indispensabili per lo sviluppo del paese e, in questa ottica, hanno sottolineato la necessità di procedere rapidamente all'abrogazione dell'articolo 12 introdotto dal precedente governo e responsabile del congelamento di grandi opere nonché dei contratti fra Stato e concessionari privati.
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- Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, ha chiesto ad Aiscat di diventare interlocutore del governo nello sforzo che vedrà impegnato il paese nella realizzazione di nuove infrastrutture per la mobilità, nuove infrastrutture - ha ricordato - che prevedono l'impiego di risorse per 44 miliardi di euro, nei prossimi tre anni, trenta dei quali dovranno derivare da risorse private, fondi europei e dai fondi di sviluppo FAS. Senza queste infrastrutture - ha sottolineato il ministro - l'Italia perde ogni anno oltre 67 miliardi di euro in minore competitività logistica, gravando pesantemente sul Pil.
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- Dopo aver ricordato i problemi provocati dalle scelte degli ultimi anni e dopo aver sottolineato la volontà espressa dal presidente della Commissione Trasporti del Senato, Luigi Grillo, di procedere per decreto alla abrogazione dell'articolo 12, il presidente di Aiscat, Fabrizio Palenzona, ha confermato la piena disponibilità di Aiscat non solo a collaborare fattivamente con il governo, ma anche a mettere insieme tutti quei soggetti, oggi esterni ad Aiscat, che - ha detto - «sono interessati a fare il nostro mestiere». «Aiscat - ha aggiunto - è il depositario storico di un know-how che ha fatto scuola in Europa e che è oggi in grado di creare un sistema che ragioni in termini di priorità nell'intero comparto della mobilità e della logistica».
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- Nel corso del convegno, dopo una sintesi del segretario generale Aiscat, Massimo Schintu, sulle problematiche relative al rapporto pubblico-privati in un mercato che solo su questo partenariato può puntare per trovare le risorse necessarie alla realizzazione di nuove opere, sono intervenuti Maurizio Maresca, che ha ricordato le criticità non del tutto superate nel rapporto con l'Unione Europea, Antonio Preto, capo di gabinetto del commissario europeo ai Trasporti, ed Ercole Incalza, capo struttura tecnica del ministero delle Infrastrutture.
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- Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ha fatto scattare l'allarme sul fattore tariffario dei servizi ferroviari e sul rischio di una sovraofferta e di una concorrenza solo sui comparti ad alta redditività (vedi alta velocità). Dalla tavola rotonda moderata da Oscar Giannino, sono emerse importanti indicazioni da parte di Bruno Binasco, amministratore delegato di Argo Finanziaria, che ha citato la perdurante incertezza dei piani finanziari dei concessionari causa l'articolo 12, di Cristoforo Canavese, presidente dell'Autorità Portuale di Savona, che ha illustrato il piano innovativo di concessione portuale in project finance realizzata nel porto di Savona, di Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, che ha sottolineato i difetti sistemici nell'apparato normativo e burocratico italiano, e di Rossana Boldi, presidente della Commissione Politiche UE del Senato, che ha posto l'accento sull'urgenza di una rapida modifica del quadro normativo vigente.
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