- Assosped, l'Associazione Imprese di Spedizione di Venezia, critica aspramente la decisione del governo di scegliere con effetto immediato i soli porti Genova e Napoli e gli aeroporti di Malpensa e Fiumicino quali punti di ingresso in Italia di alcuni prodotti cinesi per uso alimentare recependo la disposizione della Commissione Europea sull'importazione di alimenti cinesi contenenti latte e derivati.
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- Tale decisione - sottolinea il presidente di Assosped, Andrea Cosentino - è «poco ponderata, sia per il rischio di congestione che tale limitazione comporta , sia per l'effetto “cassa di risonanza” che tale scelta può comportare anche su altri traffici provenienti dalla Cina». Inoltre Cosentino evidenzia come «tale scelta rappresenti anche una limitazione del libero mercato» e come «il governo debba garantire a tutti i principali scali nazionali dotati di uffici USMAF la possibilità di operare all'importazione». «Il Veneto, come è noto - ricorda il presidente di Assosped - è dotato di tali uffici, ragion per cui non si capisce perché il porto e l'aeroporto di Venezia debbano, di fatto, essere esclusi da tali importanti traffici penalizzando così non solo i flussi di merce diretti a tutto il Nord Italia ma, soprattutto, l'attività economica di centinaia di aziende, piccole-medie imprese di spedizioni che operano nel settore».
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