- Oggi il consiglio di amministrazione della società armatoriale italiana Premuda ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2008, che mostra una contrazione dei risultati rispetto all'esercizio precedente.
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- In particolare, il terzo trimestre 2008 è stato archiviato con un utile netto di 3,2 milioni di euro, con un calo dell'81,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato operativo è diminuito del 70,6% a 6,0 milioni di euro, mentre i ricavi base time charter sono aumentati del 34,3% a 43,9 milioni di euro.
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- Nei primi nove mesi del 2008 la compagnia ha totalizzato un utile netto di 5,6 milioni di euro (-83,6% sul corrispondente periodo del 2007) ed un utile operativo di 13,6 milioni di euro (-69,6%) su ricavi base time charter per 104,7 milioni di euro (+10,2%). Premuda ha ricordato che ai risultati dei primi nove mesi del 2007 avevano concorso utili da vendita navi per circa 28,4 milioni di euro, di cui circa 16,6 realizzati nel terzo trimestre, e che a beneficio del primo trimestre 2008 si è avuto un contributo statale di 3,9 milioni di euro relativo all'anticipata volontaria demolizione di una unità cisterna a scafo singolo avvenuta nel 2003.
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- Premuda ha spiegato che, a fronte di una buona performance della flotta, sul risultato ha inciso in modo significativo il continuo indebolimento della divisa americana, anche se - ha precisato la compagnia - occorre segnalare una significativa inversione di tendenza iniziata nel corso del mese di settembre e proseguita nel corrente mese di ottobre. «La debolezza del dollaro - ha sottolineato Premuda - rappresenta infatti elemento negativo per le aziende del nostro settore, sia sotto il profilo patrimoniale che sotto quello del conto economico. In effetti, i valori delle navi ed i noli sono pressoché interamente quotati in dollari, mentre generalmente soltanto una parte dei costi è espressa in tale valuta. Al riguardo si sottolinea che se il cambio medio dei primi nove mesi dell'anno fosse rimasto quello medio dell'intero esercizio precedente ed il cambio puntuale al 30 settembre 2008 fosse stato pari al valore di fine 2007, il risultato dei primi nove mesi del 2008, a parità di altre condizioni, sarebbe risultato più elevato di circa 4,6 milioni di euro».
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- Il cash flow consolidato del terzo trimestre 2008 è stato di 9,3 milioni di euro a fronte del valore di 23,2 milioni di euro realizzato nel corrispondente periodo del 2007. Il cash flow consolidato dei primi nove mesi dell'esercizio 2008 è stato di 23,8 milioni di euro contro 54,3 milioni di euro nel corrispondente periodo dello scorso anno.
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- Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2008, al netto delle quote di pertinenza di azionisti terzi, ammonta a 202,1 milioni di euro (215,3 milioni di euro al 30 settembre 2007).
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- Premuda ha reso noto che le immobilizzazioni in flotta ammontano a 260,1 milioni di euro, cui vanno aggiunti 76,6 milioni di euro già versati ai cantieri a fronte delle navi in costruzione.
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- La situazione finanziaria di gruppo evidenzia una esposizione netta equivalente a 152,2 milioni di euro (107,2 milioni di euro al 31.12.2007 e 92,9 milioni di euro al 30.09.2007), con disponibilità liquide ammontanti a 19,5 milioni di euro. Rispetto alla fine dell'esercizio precedente, l'esposizione finanziaria netta è aumentata di 44,9 milioni di euro, pari al 42% in relazione ai nuovi investimenti avviati nel periodo.
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- Nel corso di questo mese Premuda International e il gruppo armatoriale genovese Messina hanno definito un'intesa per l'acquisto in misura paritetica delle quote detenute da Efibanca nella Premuda Chartering Navegaçao Lda, società che ha recentemente portato a quattro il numero delle unità Aframax product tankers commissionate al cantiere coreano Samsung (di cui una per consegna prevista nel corso del 2009 e tre nel corso del 2010). «Per effetto di tale accordo - ha precisato Premuda - la cui realizzazione si perfezionerà entro la fine del corrente esercizio, salirà al 50% la nostra partecipazione nella citata società».
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