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La Cina inizia a regolare gli scambi commerciali con l'estero in yuan
Programma pilota nelle città di Shanghai, Guangzhou, Shenzhen, Zhuhai e Dongguan
9 aprile 2009
Ieri il Consiglio di Stato cinese ha annunciato il varo di un programma pilota in base al quale agli importatori e agli esportatori di cinque città (Shanghai, Guangzhou, Shenzhen, Zhuhai e Dongguan) sarà consentito di effettuare scambi commerciali con l'estero in renminbi (yuan), la valuta che ha corso legale nella Repubblica Popolare Cinese. L'esecutivo cinese non ha precisato la data di entrata in vigore del programma.
La decisione del Consiglio di Stato di Pechino di utilizzare lo yuan per l'import-export di Shanghai e delle quattro città della provincia di Guangdong è stata accolta favorevolmente dal capo del governo di Hong Kong, Donald Tsang. «Noi ad Hong Kong - ha detto - abbiamo completato tutti i preparativi tecnici necessari per diventare la prima località al di fuori della Cina continentale a beneficiare di questo programma». Tsang ha sottolineato che le imprese di Hogn Kong saranno presto in grado di regolare i propri scambi commerciali in renminbi con le società di import-export che faranno parte del programma pilota.
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