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Eurogate conferma: nessun licenziamento e avanzamento dei progetti prioritari
L'esercizio 2008 è stato archiviato con un utile netto record di 116,5 milioni di euro
14 aprile 2009
Nel 2008 il gruppo terminalistico tedesco Eurogate ha registrato un utile netto record di 116,5 milioni di euro, in crescita del 3,5% sull'esercizio annuale precedente. Positivo anche l'andamento del risultato operativo (EBITDA), attestatosi a 202,7 milioni di euro (+8,2%), così come quello dei ricavi, che sono ammontati a 715,0 milioni di euro (+8,4%). Tuttavia il futuro sembra non promettere ulteriori record.
Lo scorso anno i terminal del gruppo hanno totalizzato un traffico dei container pari a 14,2 milioni di teu, in aumento del 2,3% sul 2007 (inforMARE del 30 gennaio 2009). La crisi finanziaria ed economica mondiale ha però deteriorato gravemente il mercato del trasporto marittimo containerizzato che, dagli ultimi mesi del 2008, ha invertito il trend incanalandosi rapidamente in una accentuata fase calante. Ciò rende difficoltoso prevedere quali potranno essere i risultati di quest'anno: «nessuno - ha confermato oggi il chairman di Eurogate, Emanuel Schiffer - è attualmente in grado di offrire una previsione attendibile per il 2009». «Nel primo trimestre dell'anno - ha aggiunto - abbiamo registrato una notevole riduzione dei volumi di movimentazione dei container nei nostri siti (a Bremerhaven -22,0% e ad Amburgo -9,4%, ndr). Questi sviluppi hanno un impatto sulle previsioni dei ricavi e degli utili. Tuttavia guardiamo al futuro con fiducia perché la nostra azienda è ben posizionata per superare l'attuale tempesta finanziaria ed economica. Per il 2009 possiamo anticipare una prosecuzione dello sviluppo profittevole dell'attività».
In controtendenza rispetto alla generalizzata diminuzione del traffico dei container ci sono i risultati della partecipata Contship Italia a Cagliari, dove nel primo trimestre del 2009 il Cagliari International Container Terminal (CICT) ha totalizzato un incremento del 413,9% del traffico grazie all'arrivo delle navi della Grand Alliance e della UASC. Positivo anche l'inizio dell'attività del terminal marocchino Eurogate Tanger Container Terminal, che ha iniziato ad operare nel settembre scorso e alla fine del 2008 ha registrato un traffico pari a 64.178 teu.
Eurogate ha ribadito che la priorità del gruppo è il mantenimento dei posti di lavoro e che non sono previste riduzioni del personale. Tuttavia è stato confermato anche il programma di allineamento dei costi e degli investimenti alla situazione del mercato. «Sin dalla fine del 2008 - ha spiegato Schiffer - stiamo conducendo trattative con i rappresentanti dei dipendenti per pianificare l'organizzazione delle risorse umane nella maniera più flessibile possibile e per consentirci di rispondere prontamente agli sviluppi del traffico dei container. Grazie alla nostra tempestiva e coerente azione, ora siamo pronti per superare la tempesta».
Ricordiamo che nei giorni scorsi il gruppo ha annunciato la riduzione dell'orario di lavoro al terminal di Bremerhaven (inforMARE del 3 aprile 2009). Oggi Eurogate ha precisato che attualmente non sono previste misure analoghe nel porto di Amburgo.
Inoltre l'azienda tedesca ha reso noto che degli investimenti per 470 milioni di euro programmati per il 2008 sono stati spesi solo 238,4 milioni di euro ed ha confermato che nel 2009 tutti gli investimenti non essenziali saranno posticipati, mentre saranno portati avanti secondo i programmi quelli principali, come l'ampliamento dell'Eurogate Container Terminal Hamburg e la costruzione dell'Eurogate Container Terminal Wilhelmshaven.
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