Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:30 GMT+1
Merlo, Orlandi e Canavese chiedono un piano d'emergenza per i porti liguri
Tra le misure auspicate figura una moratoria giudiziaria per garantire l'accelerazione delle opere e scongiurarne la sospensione dei lavori da parte dei tribunali amministrativi
20 aprile 2009
Stamani alla Camera di Commercio di Milano, in occasione del convegno “Porti, l'anno decisivo” promosso da Ligurian Ports, i presidenti dei porti liguri di Genova, La Spezia e Savona - Luigi Merlo, Cirillo Orlandi e Cristoforo Canavese - hanno sollecitato l'adozione di un piano di emergenza per i tre scali.
Sottolineando i gravissimi rischi che incombono su un sistema Italia, incapace di «sfruttare le opportunità della crisi» per ridisegnare il suo assetto operativo e normativo e colmare così il gap competitivo che proprio le carenze logistiche tendono sempre più a dilatare nei confronti degli altri paesi comunitari, i tre presidenti non hanno rivolto il consueto appello al governo, ma hanno evidenziato con forza l'urgenza di intervenire immediatamente, prima che sia troppo tardi, anche, anche con strumenti normativi e finanziari nuovi.
I punti principali del piano di emergenza dovrebbero prevedere: dogane unificate e potenziate, operative 24 ore al giorno e finanziate attraverso una minima parte del gettito fiscale che lo Stato introita attraverso i porti; ferrovie organizzate in una società unica di sistema per i porti dell'Alto Tirreno che garantisca efficienza e rapidi smistamenti da e per i porti e gli interporti; una moratoria giudiziaria per garantire l'accelerazione delle opere e scongiurarne la sospensione dei lavori da parte dei tribunali amministrativi (questa sola norma consentirebbe a Genova di sbloccare da subito investimenti già in cassa per 500 milioni di euro); l'immediato varo di norme che consentano di coinvolgere i privati nella realizzazione di nuove infrastrutture.
Luigi Merlo, ha sottolineato l'assoluta drammaticità della crisi portuale, genovese in particolare, e confrontando la situazione italiana con quella nord europea, ha affermato: «L'attività di ricerca di investitori e di agevolazione del loro ingresso che per i porti nord europei è un'opportunità, nei porti italiani è un reato». Cirillo Orlandi ha denunciato la gravità del gap logistico che penalizza l'Italia e Rino Canavese ha detto che il «piano di emergenza» per i porti liguri deve essere una priorità nazionale, perché il mercato, quello che determina i flussi di traffico e la creazione di ricchezza si trova alle loro spalle.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore