- Oggi l'assemblea della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), riunita in sessione straordinaria, ha approvato all'unanimità la proposta del consiglio e del comitato esecutivo di prorogare per un massimo di un anno il mandato dell'attuale presidente, Nicola Coccia, e di tutte le altre cariche confederali. Tale decisione - ha ricordato l'associazione armatoriale - scaturisce dalla momentanea indisponibilità del candidato alla presidenza Paolo d'Amico (inforMARE del 22 aprile e 25 maggio 2009).
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- Oggi a Palazzo Colonna a Roma, inoltre, in occasione della , la manifestazione con la quale Confitarma porta avanti il progetto volto a far conoscere l'industria marittima e il suo contributo all'economia italiana, si è svolta la sessione inaugurale dal titolo “Shipping in onda un'industria che cambia in un mondo che si trasforma” che verrà trasmessa dalla rete televisiva Class CNBC come puntata pilota di una mini-serie dedicata al mondo dello shipping e che ha richiamato l'attenzione sul nuovo rapporto che si è instaurato tra armamento italiano e sistema finanziario. «Di fronte ad un calo generalizzato degli investimenti, delle esportazioni e dell'occupazione - ha dichiarato Nicola Coccia - il nostro settore registra un aumento degli investimenti effettuati, un'espansione dei traffici e della flotta, un incremento dell'occupazione. Vogliamo cavalcare questo momento cercando, per quanto possibile, di trascinare con noi altri settori, convinti di essere “indicatore di ripresa”, elemento essenziale per mettere in rete l'economia».
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- Secondo Gabriele Gori, vice direttore generale MPS Capital Services Banca per le Imprese Spa, in passato le banche hanno probabilmente concesso prestiti con una leva finanziaria troppo alta, che si aggirava mediamente intorno all'80% del valore dell'investimento. La crisi ha dimostrato che l'asset nave in questo momento non può da solo offrire adeguate garanzie. In alcuni comparti il valore delle navi è crollato con ripercussioni evidenti sull'investimento delle banche. Pertanto il mondo bancario è oggi più prudente e in futuro valuterà con attenzione i progetti di investimento, contenendo la leva finanziaria in una forbice tra il 50% e il 65%. In conclusione Gori ha esortato il mondo armatoriale ad una maggiore trasparenza rispetto al passato.
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- Nel suo intervento il presidente di Moby Spa, Vincenzo Onorato, ha sottolineato che, in questo periodo di crisi, è assolutamente necessario «giocare in attacco e non in difesa». «Fondi o non fondi - ha spiegato - è il momento di investire nell'acquisto di navi, visti i prezzi d'occasione, ma per fare questo abbiamo bisogno del supporto delle banche che devono cogliere al volo le enormi opportunità offerte dal mercato».
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