- T-Link non ci sta e passa al contrattacco. Ieri la compagnia aveva accusato l'Autorità Portuale di Genova di impedirle di operare il proprio servizio di autostrada del mare tra il terminal genovese VTE di Voltri e quello palermitano di Termini Imerese (inforMARE del 19 ottobre 2009). Pronta la risposta dell'ente portuale, che ha esortato T-Link a rispettare le norme di sicurezza (inforMARE del 20 ottobre 2009).
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- Tuttavia la compagnia contesta le dichiarazioni dell'Autorità Portuale. Innanzitutto T-Link rileva che nel decreto emesso lo scorso 29 settembre dall'ente in merito ai servizi di autostrada del mare svolti in aree portuali adibite al traffico delle merci, che fissa in 120 il numero massimo di passeggeri (inclusi gli autisti dei camion) per ogni operazione nave di imbarco e sbarco, non venga fatta «alcuna menzione di come l'Autorità Portuale sia arrivata a determinare il limite di 120 passeggeri e quale siano le ragioni che giustificano una tale scelta».
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- «Non solo - prosegue T-Link - davvero ci sfugge come la determinazione di un numero massimo di passeggeri in imbarco e sbarco identico per tutti i terminal di autostrade del mare possa essere realmente giustificato da ragioni di sicurezza, visto che, com'è noto, la situazione dei diversi terminal ro-ro del porto di Genova è molto diversa. E sicuramente detta imposizione risulta del tutto ingiustificata per il terminal ro-ro di VTE, visto che è stata la stessa Autorità Portuale nonché la Capitaneria di Porto ad autorizzare i piani di safety e di security del terminal VTE di Voltri che prevedono un numero di auto in imbarco sino a 145 auto che equivale a circa 430/450 passeggeri per il singolo imbarco».
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- «Ancora minor significato - sottolinea ancora la compagnia - ha poi l'inserimento, nel numero massimo di passeggeri, anche degli autisti dei mezzi pesanti visto che, come richiesto dall'Autorità Portuale e ricordato dal presidente Merlo nelle sue interviste di ieri, è necessaria la segregazione tra traffico merci e traffico passeggeri con auto al seguito al fine “di scongiurare interferenze con il traffico merci”. Ebbene, proprio in ottemperanza a queste prescrizioni, a VTE il traffico dei mezzi pesanti (ivi inclusi quelli guidati) è gestito in maniera completamente distinta dal traffico di passeggeri con auto al seguito. Non si comprende quindi davvero la ragione in forza della quale sono stati inseriti gli autisti dei mezzi pesanti nel limite di cui trattasi».
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- T-Link, pur non menzionandola, coinvolge nuovamente nella disputa con l'authority portuale la compagnia concorrente Grandi Navi Veloci (GNV), che opera sulla stessa rotta Genova-Palermo. Quest'ultima viene chiamata indirettamente in causa con la diffusione di una fotografia che ritrae le operazioni di imbarco sulla nave Excellent, che fa parte appunto della flotta di GNV. «Infine e con riguardo proprio alle questioni di safety e security - evidenzia infatti T-Link - ci sia consentito rilevare che, da una semplice osservazione di quanto avviene durante una normale operazione di imbarco e sbarco, sembra emergere come i requisiti di safety e security imposti a Stazioni Marittime, parrebbero molto meno stringenti di quelli imposti a VTE. Infatti, e com'è agevole osservare soprattutto durante il periodo estivo e come risulta dalla fotografia qui riportata scattata appunto nel mese di luglio di quest'anno, a Stazioni Marittime non sembra esservi alcuna separazione tra traffico merci e traffico passeggeri: così gli autoarticolati fanno manovra e si imbarcano in prossimità dei passeggeri che salgono a piedi sulla nave, le auto imbarcano in contemporanea coi mezzi pesanti, le ralle si muovono tra pedoni ed auto; i semirimorchi sono parcheggiati in luoghi ove sostano i passeggeri e senza essere protetti da alcuna recinzione».
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- «Con tutto il rispetto - conclude T-Link - ci pare quindi, riprendendo le parole del presidente Merlo, che il “piccolo terminal di Voltri, ritagliato dentro il VTE” sia meglio attrezzato e più sicuro per la gestione di un traffico misto di merci e passeggeri».
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