- Nei primi nove mesi di quest'anno il porto di Zeebrugge ha manifestato una resistenza agli effetti della recessione economica mondiale nettamente superiore rispetto a quella di altri porti europei. Lo scalo belga, infatti, ha movimentato complessivamente 32,5 milioni di tonnellate registrando un incremento dell'1,5% rispetto al traffico registrato nel periodo gennaio-settembre del 2008.
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- Tuttavia l'impatto della crisi si è evidenziato nella forte divergenza determinatasi nei diversi flussi di traffico: nel settore ro-ro - particolarmente colpito dalla negativa congiuntura economica - sono state movimentate 6,8 milioni di tonnellate, con un calo del 27,2% sui primi nove mesi dello scorso anno. Crollo anche del traffico di autovetture, che è diminuito del 44,9% a 920mila unità. Invece nel comparto dei container il traffico è cresciuto del 10,6% a 17,8 milioni di tonnellate.
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- Di segno decisamente opposto anche l'andamento del traffico nel settore delle rinfuse: quelle secche sono scese del 18,5% a 1,3 milioni di tonnellate, mentre quelle liquide sono aumentate del 32,6% a quasi sei milioni di tonnellate grazie soprattutto all'aumento dei volumi di gas naturale liquefatto.
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- Pressoché stabile il traffico di merci convenzionali, attestatosi a 635mila tonnellate (+1%).
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