- Il prossimo 1° dicembre, presso il cantiere navale Astillero Barreras di Vigo, la Commissione Consultiva per le Trasformazioni Industriali (CCMI) del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) terrà un'audizione sul tema “Il settore della cantieristica navale europea di fronte alla crisi” alla quale seguirà, il giorno successivo, la prima riunione del gruppo di studio della CCMI sul medesimo argomento.
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- L'incontro, nel corso del quale verrà esaminato un documento di lavoro sul tema presentato dal relatore Marian Krazaklewski, rappresentante del sindacato polacco Solidarnosc, e dal correlatore Calvet Chambon, rappresentante della Community of European Shipyards' Associations (CESA), è stato organizzato con l'obiettivo di raccogliere indicazioni e di individuare le azioni da assumere per consentire alla navalmeccanica europea di superare la crisi aggravata dalla recessione economica mondiale.
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- «La cantieristica europea - rileva il CESE - è stata colpita duramente dalla crisi ed è reale il pericolo di perdere la massa critica europea in termini di produzione, fatto che avrebbe una serie di effetti negativi dal punto di vista economico, sociale, territoriale, dal punto di vista tecnologico ed anche in termini strategici. La cantieristica navale e la tecnologia che utilizza, ad esempio, svolgono un ruolo chiave nella difesa dell'Europa, migliorando la sicurezza, preservando l'ambiente e trasferendo tecnologie ad altri settori dell'industria». «Questo - sottolinea il CESE - è un settore di importanza strategica in sé e per altri settori anche in termini di occupazione, soprattutto in questo momento di crisi».
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- L'incontro - spiega il CESE - ha l'obiettivo di «proporre approcci e soluzioni strategici per evitare gli effetti fortemente negativi di una crisi che potrebbe distruggere questa industria. Le risposte dell'Europa si concentreranno sugli aspetti finanziari, sulle misure sociali legate al mantenimento in attività dei cantieri, sul mantenimento delle competenze all'interno delle imprese, sul supporto tecnologico, sulla protezione dalla crescente concorrenza sleale che proviene da fuori Europa, sulla visione europea del settore e sulla sua frammentazione, su impegni chiari da parte dei governi (attraverso il Consiglio) per confermare la fondamentale importanza del settore per l'Europa ed anche su misure europee di emergenza e su misure finanziarie da adottare nel corso della crisi per scongiurare l'insorgere di problemi che potrebbero rivelarsi irreversibili».
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