- Nel porto di Venezia è stato inaugurato un nuovo scanner fisso in grado di ispezionare due container in due minuti, cioè 40 container all'ora comprese le procedure di avvicinamento del mezzo. Si tratta - ha sottolineato l'Autorità Portuale di Venezia - del primo ed unico esemplare esistente oggi nei porti italiani e renderà più rapide, sicure ed efficaci tutte le operazioni di controllo dei 244.000 container e 54.000 rotabili (camion) in transito ogni anno nello scalo veneziano. L'efficienza della scansione è fino a tre volte più elevata rispetto allo scanning con raggi X e la salute dell'operatore è garantita grazie ad una minore emissione di radiazioni.
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- Questo sistema di controllo radiogeno delle merci, presentato dall'ente portuale in collaborazione con la società controllata Nethun Spa, .
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- Il nuovo scanner (Modello OmniView™ Gantry System) applica due sistemi di rilevazione simultanea ed è in grado di fornire contemporaneamente le immagini derivanti da due tipi di scansione: la prima ad alta potenza, come quella utilizzata negli aeroporti per il controllo delle valigie, che permette di analizzare e individuare gli oggetti metallici contenuti nel carico attraverso una lastra di acciaio spessa fino a 35 centimetri; la seconda a bassa potenza con la quale, grazie alla tecnologia “Backscatter”, è possibile rilevare la presenza di materiale organico (esplosivi, liquidi droghe, persone) e al contempo la sua distribuzione all'interno del mezzo o del container, permettendo di individuare con più tempestività i carichi difformi (contrabbando) e le minacce derivanti dagli esplosivi (anche in forma liquida).
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- Lo scanner - ha evidenziato la Port Authority - oltre ad innalzare notevolmente i livelli di sicurezza dei traffici portuali, darà un ulteriore impulso alla sicurezza rendendo più veloci le operazioni di sbarco e di avvio delle merci aumentando al contempo l'efficienza e la competitività dello scalo veneziano. Inoltre verranno favoriti i traffici di merci in container diretti negli USA - consentendo un possibile accreditamento nei confronti dei porti hub del Mediterraneo - dove viene applicata la CSI (Container Security Initiative del US Customs and Border Protection, che è parte del US Department of Homeland Security) che prevede un pre-screening dei container diretti verso gli Stati Uniti.
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- Dallo scorso gennaio, intanto, è già in uso al porto di Venezia uno scanner mobile di ultima generazione che è a disposizione di Guardia di Finanza, Dogana, Polizia e Capitaneria di Porto e che è dotato di una tecnologia capace di ispezionare - in movimento - merci contenute in container e camion alla velocità di circa 10 secondi.
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