- «Il trasporto marittimo dipende direttamente dallo sviluppo del commercio mondiale. Perciò la profonda crisi ha posto la nostra intera industria di fronte a radicali difficoltà». Lo ha detto oggi ad Amburgo il presidente della Verband Deutscher Reeder (VDR), Michael Behrendt, presentando la relazione annuale 2009 dell'associazione degli armatori tedeschi.
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- Il 2009 - ha rilevato Behrendt - è stato per il trasporto marittimo un anno notevolmente peggiore rispetto a quanto ci si poteva aspettare solo un anno fa: il declino dell'economia reale ha portato ad una rapida e drammatica flessione della domanda di trasporto. Dopo decenni di crescita, per la prima volta l'economia mondiale ha accusato una contrazione dell'1,1% e per gli scambi mondiali, da cui dipende il trasporto marittimo, ci si deve attendere per la fine dell'anno un segno negativo del -12%.
- In particolare, Behrendt ha rilevato come il trasporto containerizzato, che è il comparto più importante per gli armatori tedeschi, registrerà quest'anno un calo del 10% e come molte delle principali compagnie di navigazione accuseranno diminuzioni dei volumi fino al 20%. Inoltre la diminuzione dei volumi di merci trasportate ha fatto crollare fino all'80% il mercato dei noleggi.
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- Secondo i più recenti dati in possesso della VDR, sono 566 le portacontainer varate quest'anno per una capacità di stiva che ammonta a circa l'11% della capacità della flotta mondiale di navi container e, anche se da un anno non vengono ordinate nuove portacontainer, la capacità in teu delle navi incluse nell'orderbook mondiale ammonta ancora a circa il 40% della flotta in esercizio. Inoltre l'associazione ha sottolineato come la quota di demolizioni sia troppo esigua per avere un significativo effetto sul mercato.
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- L'associazione tedesca ha evidenziato anche l'effetto negativo sul settore armatoriale causato dalla difficoltà di raccogliere capitali per investimenti nel settore navale, attività di rilevante importanza per la Germania che ha registrato una perdita pari ad un quinto rispetto al volume d'affari precedente. Molte società incontrano gravi difficoltà nel reperire fondi per investimenti o semplicemente - ha precisato Behrendt - per la stessa sopravvivenza dell'azienda.
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- Secondo la VDR, i programmi statali anti-crisi per le medie e grandi imprese, come il programma KfW e il Fondo Speciale Economico della Germania, si adattano solo in misura limitata al settore del trasporto marittimo. Tuttavia l'associazione ha precisato che l'industria dello shipping non pretende di ottenere condizioni speciali o privilegiate, quanto piuttosto eque misure di salvaguardia che tengano conto delle specificità del trasporto marittimo e del finanziamento navale.
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- Abbiamo bisogno di un sostegno per passare attraverso la forte tempesta causata dalla crisi e per prevenire i danni non solo alle aziende del settore, ma anche all'intero comparto dello shipping della Germania, ha detto Behrendt. Inoltre - ha aggiunto - è necessario rimettere in movimento l'economia e il commercio mondiali. «Ci sono alcuni segnali - ha concluso - e quindi siamo cautamente ottimisti».
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