- La commissione direttiva del porto di Los Angeles ha deciso all'unanimità uno stanziamento di 25,7 milioni di dollari destinato ad aiutare le società che operano i container terminal dello scalo a superare la fase di crisi determinata dalla recessione economica. «Anche se ci sono segnali che il momento peggiore della recessione è alle spalle - ha detto il direttore della commissione, Geraldine Knatz - è essenziale che noi continuiamo ad aiutare i nostri clienti nel corso di questo periodo di difficoltà. Queste misure allevieranno alcuni costi sostenuti dai nostri clienti, salvaguarderanno la nostra quota di mercato e ci aiuteranno a mantenere competitività nell'arco dei prossimi 18 mesi mentre il mercato gradatamente recupererà».
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- Tra le misure previste, che saranno attuate in gran parte nel primo semestre del 2010, figura uno sconto temporaneo del 6% sulla percentuale di ricavi versati dalle società terminaliste al porto nell'anno fiscale 2007-2008, per un ammontare previsto di 19,7 milioni di dollari, nonché uno sconto pari a circa 2,75 dollari per ciascun container vuoto che viene trasbordato da nave a nave nel porto di Los Angeles, per un totale previsto di circa 275mila dollari.
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- Apprezzamento per l'iniziativa è stato manifestato da Michele Grubbs, vicepresidente della Pacific Merchant Shipping Association, l'organismo che rappresenta le società terminaliste e le compagnie di navigazione, e da Frank Pisano, vicepresidente di TraPac, uno dei principali terminalisti del porto di Los Angeles.
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- La commissione ha ricordato che tale programma di aiuti segue una serie di sconti applicati nel 2009 del valore complessivo di circa 15 milioni di dollari.
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