- Oggi a Trieste, in occasione del convegno “Lo spazio mediterraneo della mobilità. La politica mediterranea delle infrastrutture e dei trasporti”, il gruppo UniCredit ha presentato un progetto per la realizzazione un sistema portuale e logistico nell'Alto Adriatico incentrato sui porti di Trieste e Monfalcone e sulla linea ferroviaria Trieste/Monfalcone - Vienna/Monaco.
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- Il progetto prevede il potenziamento dei porti di Trieste e Monfalcone con investimenti per circa un miliardo di euro, di cui il 70% a carico del settore privato, con la prospettiva della movimentazione nell'Alto Adriatico di circa due milioni di container. L'assessore alla Viabilità e Trasporti del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, pur precisando che la proposta progettuale è stata illustrata nelle sue linee generali e che «per una valutazione precisa ora occorre “guardarci bene dentro”», ha sottolineato la qualità del progetto del gruppo Unicredit «poiché, forse per la prima volta - ha spiegato - il privato guarda alla questione portuale a 360 gradi, analizzando e valutando nel suo possibile impegno finanziario non solo lo stretto ambito degli scali marittimi di Trieste e Monfalcone, andando invece a comprendere nel disegno strategico anche gli altri aspetti del sistema modale: dunque non solo porti, ma anche ferrovie, autostrade, retroporti, infrastrutture di supporto e gradi assi internazionali, dal Corridoio V al Baltico-Adriatico». «Un ragionamento quindi - ha aggiunto - più complessivo e di ampio respiro, mentre e purtroppo, più in generale, nel nostro Paese i diversi sistemi modali non dialogano affatto; uno dei grandi limiti dell'Italia».
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- Riccardi ha individuato la possibile «chiave di volta del successo» del progetto nella delega alla Regione delle competenze sui porti: «le competenze in materia portuale - ha spiegato - stanno in capo allo Stato, con un possibile ruolo della Regione solo se chiamata a nuovi ruoli proprio da parte dello Stato centrale. Mi pare che oggi Roma stia chiamando il Friuli Venezia Giulia a svolgere queste funzioni. Le credenziali che la Regione può presentare sono l'esperienza del post-terremoto del 1976 e, più vicino a noi, quella legata al commissariamento, con il presidente Renzo Tondo, per la realizzazione della terza corsia autostradale sulla Venezia-Trieste: se lo Stato riterrà, ancora una volta, di darci nuovamente fiducia affidandoci nuovi compiti, la Regione di sicuro non si tirerà indietro».
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