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L'industria navalmeccanica tedesca si chiede se ha un futuro
Il quadro attuale è drammatico, conferma VSM: calo della produzione, pochi ordini e riduzione del portafoglio
25 febbraio 2010
Ieri la VSM (Verband Für Shiffbau und Meerestechnik), l'associazione dei cantieri navali tedeschi, ha celebrato i 125 anni dalla sua fondazione avvenuta il 29 dicembre 1884. Ieri però l'atmosfera alla City Hall di Amburgo non era quella della festa, piuttosto della mestizia. Il 2009 è stato un anno orribile per l'industria navalmeccanica della Germania e il futuro non offre alcun motivo di speranza.
Werner Lüken, presidente dell'associazione nonché amministratore delegato del cantiere navale Lloyd Werft, ha evidenziato i punti salienti della storia nazionale della costruzione navale, ma in breve è arrivato allo scenario odierno, caratterizzato - ha rilevato - da una crisi economica globale che ha colpito duramente le società cantieristiche tedesche come pure tutti i concorrenti esteri. Il ridotto livello di nuovi ordini e il significativo numero di cancellazioni - ha spiegato - ha eroso considerevolmente il portafoglio ordini. Nel 2008 e nel 2009 sono stati cancellati 60 ordini, come dire è andato perduto un quarto dell'orderbook.
Lüken ha illustrato le proposte di VSM per uscire dalla crisi. La ricetta è sempre la stessa e molti si chiedono se sarà sufficiente a sfamare cantieri che ormai soffrono d'inedia. Ora la lotta è per la sopravvivenza.
Le cifre principali della cantieristica navale tedesca
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Produzione
Numero navi
61
69
70
74
84
54
Calo della produzione
TSL (1.000)
977
1.297
1.334
1.384
1.407
767
TSLC (1.000)
907
1.163
1.174
1.171
1.312
733
Milioni di euro
2.306
2.581
2.919
3.126
4.449
2.618
Nuovi ordini
Numero ordini
86
157
88
70
46
20
Pochi ordini
TSL (1.000)
1.666
2.655
1.351
1.273
656
43
TSLC (1.000)
1.540
2.406
1.414
1.253
622
68
Milioni di euro
4.054
6.552
5.246
4.892
2.890
475
Orderbook (a fine periodo)
Numero ordini
147
231
246
239
172
106
Riduzione del portafoglio
TSL (1.000)
3.022
4.350
4.357
4.249
3.239
1.870
TSLC (1.000)
2.774
3.964
4.229
4.066
3.119
1.933
Milioni di euro
7.034
11.084
13.442
15.397
13.287
9.644
Il drammatico declino della cantieristica tedesca è evidenziato nei commenti della stessa VSM alla tabella che elenca i principali dati del settore: calo della produzione, pochi ordini e riduzione del portafoglio.
C'è chi prospetta un drastico ridimensionamento del settore, con la perdita di metà dei 20.000 posti di lavoro del comparto. Ci sono coloro che prevedono l'azzeramento, praticamente già in atto, degli ordini per la costruzione di navi mercantili, tipologia di produzione che ritengono non abbia alcun futuro in Germania.
L'associazione chiede misure per l'innovazione che promuovano la ricerca e lo sviluppo, un miglioramento complessivo del quadro fiscale ed economico adattando le attuali misure di sostegno finanziario al nuovo scenario di mercato, che è radicalmente mutato, e iniziative per il rinnovo della flotta nazionale ed europea.
Secondo VSM, la produzione deve essere indirizzata verso le navi specializzate, le unità per l'industria offshore e le navi passeggeri. Tuttavia la stessa associazione è conscia che anche questi settori non sono al riparo della concorrenza dei cantieri navali asiatici. Se per questi ultimi è difficoltoso convertire la produzione di naviglio meno specializzato nella costruzione di unità ad elevato contenuto tecnologico altrettanto lo è per molti stabilimenti navalmeccanici tedeschi esperti, ad esempio, nella costruzione di portacontainer.
VSM ha sollecitato esplicitamente un'assistenza da parte della politica. «Forse - ha osservato Lüken - la concorrenza mondiale non è mai stata più accesa di oggi e lo stesso vale per le opportunità di mercato future, in particolare per quanto riguarda le soluzioni tecnologiche per l'ambiente e l'efficienza energetica. I necessari processi di ristrutturazione del settore sono colossali e non possono essere guidati senza un'assistenza politica attiva».
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