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ITF rinnova la protesta per l'attacco del governo del Costa Rica al sindacato Sintrajap
Obiettivo dell'esecutivo - accusa Antonio Fritz - è sciogliere il sindacato, privatizzare i porti e licenziare i lavoratori
26 febbraio 2010
L'International Transport Workers' Federation (ITF) ha rinnovato oggi la propria protesta contro il governo del Costa Rica accusandolo di voler deliberatamente colpire il Sindicato de Trabajadores de Japdeva (Sintrajap) con l'obiettivo di privatizzare rapidamente i principali porti nazionali di Puerto Limon e Puerto Moin. In particolare, l'ITF accusa l'esecutivo di aver cercato, attraverso la società pubblica Japdeva che gestisce i porti, di istituire un'organizzazione sindacale favorevole al governo e di aver offerto denaro ai membri della Sintrajap affinché abbandonassero il proprio sindacato.
«Il governo del Costa Rica - ha denunciato il segretario generale di ITF per le Americhe, Antonio Fritz - sta facendo del proprio meglio per sciogliere il sindacato, privatizzare i porti e licenziare i lavoratori. Lo stesso presidente Arias se ne è vantato molto. Sussiste il reale pericolo che, senza un aiuto internazionale, un'unione sindacale legittima venga schiacciata per ottenere vantaggi politici a breve termine e per facilitare guadagni rapidi».
«Questa settimana - ha aggiunto Fritz - tale rischio è aumentato considerevolmente. Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto notizia che i rappresentanti del sindacato fittizio, spalleggiati da agenti di polizia, hanno cercato di prendere il controllo di Sintrajap. Centoquaranta lavoratori glielo hanno impedito, mentre gli altri erano al lavoro effettuando ripetuti blocchi dell'attività a difesa del sindacato. Sinora un aperto sciopero non è stato indetto per paura che apra la strada all'occupazione del porto da parte della polizia e all'espulsione dei lavoratori portuali».
ITF ha contattato 741 organizzazioni sindacali affinché contribuiscano a difendere il sindacato Sintrajap con diverse iniziative, tra cui l'invio di messaggi di protesta al presidente Oscar Arias e al governo del Costa Rica e attraverso la sensibilizzazione al problema degli agenti locali di compagnie quali Maersk, CMA CGM e Dole che hanno un rilevante volume d'attività con il Costa Rica.
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