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HHLA non vede ancora alcuna luce alla fine del tunnel
Per il 2010 attesi ricavi lievemente inferiori ai 990,7 milioni di euro dello scorso anno (-25,3% sul 2008)
31 marzo 2010
Nel 2009 la consistenza dei ricavi del gruppo terminalistico tedesco Hamburger Hafen und Logistik (HHLA) si è ridotta di un quarto scendendo a 990,7 milioni di euro rispetto a 1.326,8 milioni di euro nell'esercizio annuale precedente. Estremamente accentuati anche i cali di EBITDA ed EBIT, che sono diminuiti rispettivamente del 39,2% e del 54,9% a 227,5 milioni e 160,2 milioni di euro. L'utile dopo le imposte è ammontato a 89,1 milioni di euro (-59,0%) e il risultato netto dopo le imposte e le minoranze è stato di 53,0 milioni di euro (-66,9%).
Ricordiamo che lo scorso anno il traffico dei container nei terminal portuali operati dal gruppo di Amburgo è stato pari a 4.913.000 teu, con una flessione del 32,9% rispetto a 7.317.000 teu totalizzati nel 2008, e che il traffico intermodale movimentato da HHLA è stato pari a 1.500.000 teu, con un -18,5% rispetto a 1.841.000 teu nel 2008 (inforMARE del 3 febbraio 2010).
Rendendo noti oggi i risultati dell'esercizio 2009 HHLA ha precisato che il volume di traffico dello scorso anno depurato dal traffico containerizzato generato dai servizi feeder nel Mar Baltico, che ha registrato un'eccezionale contrazione, è diminuito del 15% circa. Inoltre il traffico portuale dei container ha generato complessivamente ricavi per 561,6 milioni di euro (-29,1% sul 2008) ed un risultato operativo di 149,6 milioni di euro (-50,8). Il comparto intermodale ha invece generato ricavi per 277,3 milioni di euro (-25,0%) e un EBIT di 21,9 milioni di euro (-48,0%), mentre nel settore logistico i ricavi sono stati pari a 114,9 milioni di euro (-9,4%) e l'EBIT a 8,2 milioni di euro (-21,0%).
HHLA prevede ancora difficoltà nei prossimi mesi: «nonostante i primi segnali di un graduale recupero dei volumi - ha spiegato la società - per il corrente anno finanziario HHLA prevede una situazione di mercato ancora tesa con una crescente pressione sulla competitività e sugli introiti». «Gli indicatori e le previsioni - ha rilevato il gruppo tedesco - attualmente puntano verso una moderata ripresa dell'economia mondiale anche se ci saranno marcate differenze a livello regionale. In particolare, l'ulteriore sviluppo dei mercati dell'Europa centrale e orientale, come ad esempio le nazioni baltiche e la Russia, così vitale per Amburgo nel suo ruolo di hub logistico, dal punto di vista odierno è ancora assolutamente incerto. Altri fattori negativi sono la crisi del trasporto marittimo, non ancora superata, così come la sovracapacità nei porti del North Range. Nei primi due mesi del 2010 il trend dei volumi sia della movimentazione portuale che del trasporto hanno confermato la tendenza della seconda metà del 2009. Ciò indica una stabilizzazione su un basso livello, ma non ancora una ripresa sostenuta». Sulla base di questa incertezza sul recupero dei mercati e sulla consistenza della crescita dei volumi, HHLA prevede di totalizzare nel 2010 ricavi lievemente inferiori a quelli dello scorso anno ed un EBIT margin ancora a due cifre (nel 2009 si è attestato a 18,0 milioni di euro).
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