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Quest'anno alcuni stabilimenti Fincantieri rimarranno senza lavoro
Nel 2009 il gruppo ha incamerato ordini per 1,8 miliardi di euro e la consistenza dell'orderbook è diminuita di 700 milioni di euro
22 aprile 2010
Nel 2009 il gruppo navalmeccanico italiano Fincantieri ha totalizzato ricavi record per 3.269 milioni di euro, con un incremento dell'11% rispetto all'esercizio annuale precedente grazie anche al consolidamento dell'americana Fincantieri Marine Group (inforMARE del 2 gennaio 2009).
Il bilancio 2009, approvato oggi dal consiglio di amministrazione del gruppo italiano, mostra un EBITDA di 125 milioni di euro, in calo dell'11% rispetto a 141 milioni di euro nel 2008, ed un risultato della gestione ordinaria pari a 20 milioni di euro, in linea con i 22 milioni di euro dell'anno precedente. Il risultato d'esercizio è stato negativo per 64 milioni di euro rispetto ad un utile di 10 milioni di euro nel 2008. Sul risultato netto gravano oneri non ricorrenti pari a 75 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale e oneri straordinari pari a nove milioni di euro al netto dell'effetto fiscale. Fincantieri ha spiegato che l'emersione degli oneri trova origine «nei vuoti di lavoro che si concretizzano, in parte nell'esercizio ed in parte in quelli futuri, in alcune unità operative soprattutto dell'area Mercantile con il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. Tali oneri, unitamente agli sforzi compiuti per l'acquisizione delle scarse commesse disponibili sul mercato - ha precisato il gruppo - si manifestano solo a causa della situazione di crisi del mercato e conseguentemente sono da ritenersi assolutamente non ricorrenti».
Lo scorso anno Fincantieri ha incamerato ordini per 1,8 miliardi di euro (contro i 2,5 miliardi di euro del 2008) tra cui l'unico assegnato a livello mondiale nel corso del 2009 per navi da crociera che è relativo ad un'unità di 130.000 tonnellate di stazza lorda per il gruppo statunitense Carnival, più un'opzione a favore dell'armatore per un'ulteriore nave gemella. Nel comparto militare è stato registrato un consistente volume di ordini rappresentato da una corvetta per la marina degli Emirati Arabi Uniti, un'unità di rifornimento e supporto logistico per la Marina Militare Indiana, oltre all'ordine per una seconda unità del programma Littoral Combat Ship acquisito dalla controllata americana Fincantieri Marine Group; nei mega-yachts è stato acquisito un ordine per un'unità da 140 metri, uno dei due ordini assegnati a livello mondiale nel corso del 2009; nel settore riparazioni e trasformazioni sono stati generati ordini per 71 milioni di euro, mentre in quello sistemi e componenti sono stati registrati ordini per complessivi 179 milioni di euro.
A fine 2009 il portafoglio ordini del gruppo era di 10,1 miliardi di euro rispetto a 10,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2008. Fincantieri ha reso noto che che «il carico di lavoro che ne deriva (6,6 miliardi di euro), pur mantenendosi significativo, non è in grado di saturare la capacità produttiva di alcuni stabilimenti già a partire dal corrente esercizio».
Lo scorso anno il gruppo ha effettuato investimenti per 82 milioni di euro rispetto a 111 milioni di euro nel 2008.
Nel bilancio 2009 la posizione finanziaria netta si è attestata ad un valore negativo pari a 151 milioni di euro (contro un saldo negativo di 64 milioni di euro nel 2008) a causa - ha spiegato Fincantieri - «dell'incremento del fabbisogno di capitale circolante per la significativa crescita dell'attività, unitamente ai maggiori investimenti effettuati, così come previsto nel piano industriale. Parimenti - ha ricordato il gruppo - si è dato corso all'aumento di capitale per 296 milioni di euro destinato a supportare tale crescita».
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