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Appello dei porti liguri per l'avvio immediato di riforma legislativa, infrastrutture e sistemi logistici
Non c'è più tempo da perdere, dicono Genova, La Spezia e Savona
27 maggio 2010
I porti liguri di Genova, La Spezia e Savona, in occasione della loro partecipazione alla dodicesima edizione del salone internazionale della logistica SIL a Barcellona, hanno lanciato un appello affinché sia dato subito il via a riforma, infrastrutture e sistemi logistici.
Nella città catalana i presidenti delle Autorità Portuali di Savona e La Spezia, Rino Canavese e Lorenzo Forcieri, e il dirigente dell'ente portuale genovese Pietro Dante Oddone hanno presentato il sistema portuale ligure ed hanno rilevato che, «osservando quello che stanno facendo gli altri Paesi europei, non abbiamo più tempo da perdere».
In particolare, Canavese e Forcieri si sono fatti portavoce di un appello al governo e al parlamento perché sia rapidamente varata la riforma della portualità con l'avvio dell'autonomia finanziaria, insistendo inoltre sulla necessità di puntare sul sistema dei porti dell'Alto Tirreno che - secondo i presidenti dei porti liguri - non può prescindere dalla presenza dei porti dell'Alta Toscana. Insieme i due sistemi, che coprono il 62% dei traffici nazionali - hanno spiegato - possono competere con i grandi scali del Nord, intercettando le merci destinate ai mercati dell'Europa centrale, generando quindi forti ricadute sia in termini economici che di sviluppo.
I rappresentanti dei porti liguri hanno sottolineato che, come dimostrano i dati del primo quadrimestre del 2010, i loro tre scali registrano, al contrario di altri porti mediterranei, decisi segnali di ripresa dei loro traffici, soprattutto di quelli contenitori.
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