- Oggi è terminato il fermo durato quasi un mese nel porto di Corinto delle navi Ropax 1 e Ropax 2 della compagnia italiana Adriatic Lines attuato dal sindacato greco PNO (Panhellenic Seamen's Federation). Adriatic Lines, che ha definito «illegale» il blocco delle navi, ha annunciato che domani riattiverà il proprio servizio sulla rotta Corinto - Igoumenitsa - Ravenna con partenza da Corinto alle ore 15.00 e con partenza da Ravenna martedì prossimo alle ore 15.00. La compagnia ha precisato l'intenzione di ripristinare gradualmente il servizio, che a pieno regime prevede sei partenze alla settimana.
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- Le navi di Adriatic Lines hanno equipaggi di nazionalità rumena ed erano già state bloccate in precedenza dal sindacato PNO che accusa la compagnia di concorrenza sleale nei confronti dei marittimi e delle navi greche. La compagnia si era rivolta al tribunale del Pireo ottenendo un'ingiunzione per lo sblocco delle navi che però non è stata posta in atto.
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- Adriatic Lines ha sottolineato che le proprie navi sono operate nel pieno rispetto delle normative e degli standard internazionali e della Comunità europea, battono bandiera di uno Stato comunitario (Regno Unito), hanno equipaggi di nazionalità europea e navigano tra due porti UE. La compagnia ha precisato inoltre che, come società italiana, il livello salariale dei propri equipaggi è previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro concordato con i sindacati italiani e che, prima di entrare in servizio lo scorso ottobre, le navi erano state presentate e ispezionate dalle autorità greche e italiane che le avevano approvate per il trasporto di passeggeri sulla rotta intraeuropea non cabotiera tra Italia e Grecia. Da allora i due traghetti sono ispezionati regolarmente dalle autorità di entrambi i Paesi e sono state recentemente sottoposti all'ispezione annuale dello Stato di bandiera.
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- Le due navi - ha evidenziato Adriatic Lines - trasportano solo merci e camionisti: si tratta in media di 40 autisti ogni viaggio e talvolta il numero sale fino a 100, ma le navi ne possono trasportare fino a 200 nel pieno rispetto delle norme. La compagnia, invece, non trasporta autovetture private né passeggeri senza veicolo al seguito.
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- «Le accuse secondo cui Adriatic Lines ha “dichiarato il falso” in merito alle proprie navi - ha affermato la compagnia italiana - non corrispondono al vero né lo abbiamo fatto. Le navi sono classificate, immatricolate e ispezionate quali navi passeggeri perché possono trasportare oltre 12 autisti/passeggeri e sono state sempre presentate come tali. Infatti è semplicemente impossibile fare dichiarazioni false sulle navi nel modo asserito in quanto ogni volta che una nave passeggeri programma di entrare o di uscire da un porto greco viene dichiarata al porto la tipologia della nave e il numero dei passeggeri, nonché una serie di altri dati».
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- «Il blocco illegale delle navi di Adriatic Lines durato quasi un mese - ha rilevato la compagnia italiana - ha causato una grave interruzione del servizio nei confronti dei nostri fedeli clienti e rilevanti oneri economici per Adriatic Lines. Al momento in cui scriviamo l'ingiunzione nei confronti di PNO, emessa martedì 8 giugno, che imponeva loro di desistere dal blocco e consentiva a noi di operare il nostro servizio senza ostacoli, non è stata eseguita nonostante le ripetute sollecitazioni dei governi italiano e britannico, della Commissione Europea e da parte di noi stessi. Un'udienza finale per la prosecuzione del provvedimento si è svolta lunedì 28 giugno e la conferma finale dell'esecutività o meno dell'ingiunzione è attesa per la fine di luglio».
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- Da parte sua il sindacato PNO ha spiegato di aver deciso la sospensione temporanea dell'attività sindacale contro le due navi in attesa della decisione finale del tribunale. Tuttavia, oltre a ribadire come il caso evidenzi seri problemi circa la sicurezza della navigazione, dei passeggeri e dei lavoratori, PNO continua ad accusare Adriatic Line di introdurre in Grecia sistemi di lavoro inaccettabili e di praticare concorrenza sleale nei confronti dei marittimi greci e delle navi di bandiera greca.
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- La risposta di Adriatic Line è che chiederà il risarcimento dei danni causati all'attività della compagnia e alla sua reputazione sia tramite il blocco delle navi che con l'accusa di aver rilasciato dichiarazioni false.
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