- Costa Pacifica, l'ammiraglia della flotta di Costa Crociere, è la prima nave da crociera ad adottare in via sperimentale il Repcet (Repérage en temps réel des cétacés), il sistema informatico creato per ridurre le collisioni tra navi e grandi cetacei e per studiarne gli spostamenti, di cui è partner il WWF Italia.
-
- Il progetto Repcet, che è stato presentato ieri sera in Francia, è promosso dall'associazione francese Souffleurs d'Ecume e dalla Chrisar Software Tecnologies. Si tratta di un sistema informatico basato sulla densità della rete di navigazione che, grazie ad un network computerizzato, consente alle navi commerciali e turistiche di informarsi in tempo reale sulle posizioni dei cetacei avvistati sulle rotte di navigazione in modo da ridurre il rischio di una collisione. Le collisioni tra navi commerciali o turistiche e grandi cetacei rappresentano infatti una grave minaccia non solo per le balene, ma anche per le imbarcazioni coinvolte.
-
- Nel corso dell'estate 2010 con il sistema Repcet verranno monitorate oltre 230.000 miglia nautiche all'interno del Mediterraneo, dalle coste italiane fino all'Egitto e alla Tunisia, attraverso la partecipazione di tre compagnie di navi commerciali (La Mèridionale, France Tèlècom Marine, SNCM) e, grazie alla collaborazione con il WWF Italia che ha sposato l'iniziativa nell'ambito della sua Campagna Mare, anche di Costa Crociere. Quest'estate Costa Pacifica percorrerà 31.450 miglia marine toccando i principali porti del Mediterraneo, dall'Italia alla Spagna fino a Malta e Tunisi.
-
- Costa Crociere ha ricordato che il Mediterraneo, con 300 porti e almeno 200.000 navi di stazza maggiore o uguale a 100 tonnellate che ogni anno solcano le sue acque, ospita il 30% del traffico marittimo mondiale e che, pur rappresentando meno dell'1% della superficie totale degli oceani, custodisce il 7,5% di tutte le specie marine tra cui 10 specie di cetacei (balenottere comuni, capodogli, delfini, stenelle striate, tursiopi, grampi, globicefali, zifi e steni). Per i grandi cetacei, balenottera comune e capodoglio - ha spiegato la compagnia - l'impatto con le navi è una minaccia costante: il 20% delle balenottere trovate morte sono decedute in seguito a collisioni nel Mediterraneo nord-occidentale e le collisioni sono in assoluto una delle principali cause di morte per la balenottera comune e il capodoglio, con picchi nei mesi estivi per l'aumento dei traghetti turistici e con navi che compiono tratte lunghe che si avvalgono del pilota automatico. D'altro canto - ha precisato Costa - le collisioni possono causare danni importanti alle imbarcazioni e in alcuni casi purtroppo anche ai passeggeri e questo fenomeno ha già messo in allarme diverse compagnie di navigazione.
-
- Il sistema Repcet, che attualmente è concentrato sul Mediterraneo nord-occidentale e sul Santuario “Pelagos” per i cetacei tra Corsica e terraferma, ma che monitora le rotte in tutto il Mediterraneo, prevede che ogni avvistamento di grandi cetacei da parte del personale di guardia delle navi venga trasmesso via satellite ad un server sulla terraferma. Il server centralizza i dati e invia un alert a tutte le navi provviste del sistema. Gli alert vengono poi mostrati cartograficamente su uno schermo dedicato a bordo della nave che evidenzia le zone a rischio in cui è possibile incontrare l'animale, mentre un allarme personalizzato avvisa i membri dell'equipaggio del rischio di collisione.
- «Le collisioni con le navi commerciali e turistiche - ha sottolineato Marco Costantini, responsabile Programma Mare del WWF Italia - sono minacce concrete che vanno a sommarsi alla pesca accidentale, all'inquinamento e al cambiamento climatico, compromettendo la sopravvivenza di specie preziosissime, già a rischio, di cui il nostro Mediterraneo conserva ancora meravigliosi esemplari. Repcet è una risposta molto concreta a questo problema e, coinvolgendo direttamente il personale di bordo delle navi, può creare una rete virtuosa in grado di proteggere tutte le specie marine interessate dal problema. Per questo il WWF, impegnato nella Campagna Mare per il Mediterraneo, ha deciso di far parte del progetto, promuovendo la partecipazione di Costa Crociere per estendere la sperimentazione anche alle navi turistiche».
-
- Intanto la prossima settimana su Costa Pacifica si ripeteranno le misurazioni per rilevare lo stato dell'atmosfera nel Mediterraneo in collaborazione con il JRC, il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea. Dal 2005 Costa Crociere ospita su tre proprie navi impegnate in itinerari fissi nel Mediterraneo occidentale una stazione di monitoraggio automatica che rileva l'inquinamento dell'atmosfera per verificarne gli effetti sul cambiamento del clima. I dati ricavati dalla stazione a bordo delle navi Costa forniscono un contributo molto importante al JRC dal momento che rilevazioni di questo tipo, costanti e su un arco così lungo di tempo, ottenute in mare aperto, sono state sinora molte rare e limitate. La prossima settimana a bordo di Costa Pacifica si effettueranno speciali rilevamenti di misurazione a varie altezze nell'atmosfera grazie all'utilizzo di palloni sonda.
-
- Il prossimo 6 agosto nello stabilimento Fincantieri di Marghera (Venezia) si svolgerà il varo tecnico di Costa Favolosa, la futura ammiraglia della flotta di Costa che, insieme con Costa Luminosa e Costa Deliziosa, sarà tra le prime navi al mondo ad essere predisposta per il “cold ironing”, ovvero il sistema che permette alle navi ferme in banchina di ricevere la corrente da terra senza dover tenere accesi i motori per alimentare i generatori di bordo. Il debutto di Costa Favolosa avverrà nel luglio 2011.
|