- La Compagnia Portuale di Livorno (CPL) e il gruppo Contship Italia non hanno raggiunto un accordo sul futuro della società terminalista Terminal Darsena Toscana (TDT), la joint venture 50:50 tra le due aziende che opera il principale container terminal del porto di Livorno. È stato quindi deciso di procedere su binari previsti dai patti parasociali in caso di contrasti insanabili della società. Su tale base Contship Italia aveva presentato un'offerta per acquisire la quota di TDT in mano alla Compagnia per il corrispettivo di 20 milioni di euro. Anziché accettare l'offerta CLP - come previsto dai patti tra i soci - ha deciso di rilanciare proponendosi di acquistare il 50% di TDT in mano a Contship Italia alle medesime condizioni economiche. Ora la Compagnia ha 60 giorni di tempo per onorare l'impegno stabilendo la data per il passaggio delle quote ed il relativo pagamento.
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- Infruttuoso è stato l'ultimo tentativo di ricomporre i dissidi tra i due soci tenutosi ieri a Milano al quale hanno partecipato, per la CPL, il presidente Enzo Raugei e i consiglieri Marco Dalli e Riccardo Boccone e, per Contship Italia, il presidente Cecilia Battistello, il manager Enrico Ravano e Thomas Eckelmann, presidente del gruppo tedesco Eurokai che detiene il 66% di Contship Italia. La Compagnia ha reso noto che «è stato comunemente preso atto che non sussistono più i presupposti per continuare l'alleanza tra i due soci nella conduzione del terminal, in un clima di grande chiarezza e cordialità tra gli stessi», e che «i soci hanno comunque confermato la volontà di gestire la struttura, nella delicata fase intermedia, con estrema legittimità e completo rispetto dei rapporti tra le parti e dei ruoli oggi presenti nel terminal, al fine di non far risentire nessun condizionamento negativo all'attività della società».
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