- Ricordando che domani sarà formalizzata la vendita di Tirrenia e Siremar a Mediterranea Holding, cordata che si è aggiudicata la gara indetta da Fintecna (inforMARE del 28 luglio 2010), il segretario generale di Uiltrasporti, Giuseppe Caronia, ha sottolineato come in questa occasione il termine “gara” sia stato usato impropriamente poiché - ha spiegato - «in realtà non c'è stata alcuna competizione se non quella della new-co con se stessa ed all'interno di essa».
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- «Molto probabilmente - ha rilevato Caronia - non sarebbe andata così se le due aziende fossero state messe in vendita separatamente, come da noi insistentemente e vanamente richiesto, ma credo che a questo punto sia inutile ricordarlo e che, salvo non impossibili “colpi di scena”, la vendita sia ormai cosa fatta». «Ciò che invece non è affatto inutile ricordare - ha proseguito - sono gli impegni assunti dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, circa il mantenimento dei livelli occupazionali e delle condizioni contrattuali dei lavoratori. Impegni fatti propri a sua volta dal socio pubblico di riferimento della new-co, il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ma sistematicamente messi in discussione dai soci privati, amministratore delegato e presidente, che continuano a parlare di esuberi la cui esistenza il sindacato respinge e che in nessuna occasione e con nessuno, ha mai sottoscritto o concordato».
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- «Sarà pertanto per il sindacato - ha concluso Caronia - un agosto di intenso lavoro: incontreremo, supponiamo subito dopo la firma del “preliminare” tra Fintecna e Mediterranea Holding, quest'ultima ed il governo, così come lo stesso si è impegnato a fare, per iniziare il necessario confronto di merito. Incontreremo anche, sperando che le due evenienze non si accavallino, l'amministratore unico di Tirrenia e Siremar, in carica da circa un mese, dott. Giancarlo D'Andrea, Il quale vorrà di certo, oltre che far finalmente conoscenza, illustrarci in che modo intende affrontare e risolvere alcune delicate ed urgenti problematiche del personale navigante che rischiano di esplodere e di mettere fortemente in discussione le finalità stesse per le quali egli, come affermato dal decreto n.103/2010, sembrerebbe essere stato nominato».
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