- inforMARE - Il gruppo armatoriale israeliano Zim ha siglato un accordo per cedere la propria quota del 47,5% del capitale della società terminalista Tin-Can Island Container Terminal Ltd. (TICT) che opera da quattro anni un container terminal (Terminal B) nel porto di Tin Can Island, nei pressi di Lagos.
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- La partecipazione sarà venduta alla joint venture Boom Day Holdings Ltd. tra il gruppo terminalista cinese China Merchants Holdings (Internationa) Co. (CMHI) e il fondo governativo cinese di investimenti CADFund (China-Africa Development Fund). La restante quota del capitale di Tin-Can Island Container Terminal è detenuta dal gruppo francese Bolloré attraverso le filiali TICH e SDV Transami che hanno partecipazioni pari rispettivamente al 47,5% e al 5%.
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- Zim ha reso noto che la transazione avrà un valore di 154 milioni di dollari in container e frutterà al gruppo un profitto lordo di 120 milioni di dollari. La transazione include un accordo del tipo Lines Services Agreement della durata di dieci anni relativo agli scali delle navi della Zim al terminal africano.
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- «L'intesa - ha dichiarato il direttore amministrativo del gruppo israeliano, Allon Raveh - genererà nell'immediato per la Zim ulteriore liquidità per 154 milioni di dollari che si aggiungeranno alle riserve di cassa accumulate dalla compagnia che, alla fine del secondo trimestre, ammontavano a 228 milioni di dollari. Con il completamento di questo accordo porteremo a termine con successo un'altra fase dell'implementazione del nostro business plan a lungo termine. Ciò contribuirà ad un significativo miglioramento del profilo finanziario della Zim che ci garantirà anche ulteriore flessibilità gestionale e stabilità».
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- La joint venture cinese è inizialmente integralmente controllata dal gruppo CMHI in attesa che CADFund ottenga dal governo di Pechino l'autorizzazione alla costituzione della società che, secondo le previsioni, sarà concessa nel giro di quattro mesi. Successivamente Boom Day, società con sede nelle Isole Vergini Britanniche, sarà partecipata con il 60% da CMHI e con il 40% da CADFund, fondo che è controllato dal governo cinese attraverso la China Development Bank Corporation che ne detiene l'intera proprietà.
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- Il terminal nigeriano TICT, che è operato nell'ambito di un contratto di concessione della durata di 15 anni con inizio il 1° giugno 2006, ha tre banchine per complessivi 770 metri lineari con fondali di circa -11,5 metri, un'area di stoccaggio di 240.000 metri quadri ed una capacità di traffico annua pari a circa 360.000 container teu. Una quarta banchina è in corso di ristrutturazione e al completamento dei lavori la capacità dell'impianto portuale salirà a 400.000 teu all'anno. (iM)
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