- inforMARE - , sia ferroviarie che autostradali e portuali, che interessano il territorio regionale e che hanno un valore sopra i 100 milioni di euro per un investimento complessivo di 13 miliardi. Lo ha annunciato oggi il presidente dell'ente, Claudio Burlando, nel corso della presentazione dell'avvio operativo dei cantieri per il nodo ferroviario di Genova, insieme con gli assessori regionali alle Infrastrutture e ai Trasporti, Raffaella Paita ed Enrico Vesco.
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- Le dieci opere messe sotto osservazione dalla Regione sono i progetti stradali dell'Aurelia bis di Savona, dell'Aurelia bis della Spezia, della strada a mare di Cornigliano a Genova, della Gronda di Genova, del tunnel della Val Fontanabuona, i progetti ferroviari del nodo ferroviario di Genova, del Terzo Valico Genova-Milano e della Genova-Ventimiglia e i progetti portuali della piattaforma di Vado Ligure e della Calata Bettolo nel porto di Genova.
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- «L'obiettivo - ha spiegato Burlando - è quello di dare indicazioni ai cittadini, tra due mesi a partire da oggi, sui tempi di realizzazione delle opere, chiedendo ai vari soggetti operativi come Ferrovie dello Stato di informare costantemente su eventuali ritardi o problemi. Si tratta di un monitoraggio importante e permanente in una regione che ha sofferto per troppo tempo di isolamento, ma che adesso ha a disposizione le risorse per superare ogni diaframma a vantaggio sia del nostro territorio, sia del Paese». «Basta con i piagnistei - ha concluso Burlando - la Liguria è in grado di venire a capo del deficit strutturale, grazie a un ingente investimento di risorse. Adesso chiederemo a tutti una programmazione precisa con i relativi tempi di realizzazione delle opere. Dobbiamo raccontare ai mercanti internazionali cosa potrà diventare la Liguria in dieci anni, favorendo e attirando così gli investimenti».
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- In merito all'odierno , che segue i lavori preliminari iniziati lo scorso settembre, Burlando ha spiegato che l'opera, che dispone di un finanziamento statale di 622,4 milioni di euro completamente assegnato nell'ambito del contratto di servizio governo-Ferrovie dello Stato, sarà ultimata nel 2016 «e consentirà a tutti i treni merci e a lunga percorrenza di non passere più per la linea storica che potrà così trasformarsi a tutti gli effetti in una metropolitana ferroviaria urbana con frequenze molto significative». «Si tratta - ha aggiunto - di un'opera strategica per le merci, per il porto e in prospettiva anche per Terzo Valico e per il trasporto pubblico locale del capoluogo». (iM)
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