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A Napoli è nata la Banca Popolare del Mediterraneo, istituto che fonda le proprie radici nel mondo marittimo italiano
Nel capitale della banca vi è una forte componente di operatori del cluster marittimo napoletano
8 febbraio 2011
A Napoli è nata un nuovo istituto bancario che fonda le proprie radici nel mondo marittimo italiano. Si tratta della Banca Popolare del Mediterraneo (BPMed), presieduta da Gennaro Fusco e riconosciuta dalla Banca d'Italia, che si propone di essere un istituto di credito vicino alle esigenze del territorio e alle realtà imprenditoriali campane.
Un particolare riferimento BPMed l'ha rivolto, sin dall'atto di nascita, al settore dello shipping annoverando tra i soci promotori Fulvio Luise del gruppo Luise che ha coinvolto nel progetto della banca amici e imprenditori, non solo campani, che operano nel settore marittimo e dei trasporti.
Il nuovo istituto di credito è stato presentato ieri presso la Camera di Commercio di Napoli. «Nel capitale della banca - ha confermato Fulvio Luise - vi è una forte componente di operatori del cluster marittimo napoletano. La presenza di questi operatori ci induce a ritenere che dare all'istituto una specializzazione nell'ambito marittimo e dei trasporti potrebbe rivelarsi una scelta strategica di successo anche perché nel nostro territorio c'è una carenza di istituti bancari con specifica competenza in questo ambito. È importante il contributo dello shipping napoletano allo sviluppo del lavoro con un'ampia varietà di figure professionali ed un impatto occupazionale diretto e indiretto nelle diverse aree del settore marittimo pari a circa 27.000 addetti».
Il presidente di BPMed, Gennaro Fusco, ha spiegato che sono oltre mille i soci che fino ad oggi hanno versato “soldi veri” nelle casse della società per un valore di oltre 10 milioni di euro. «Il nostro obiettivo - ha detto Fusco - è quello di arrivare, nel primo triennio, a tremila soci, a instaurare 10mila rapporti bancari e a superare i 20 milioni di euro di capitale grazie all'instaurazione di relazioni personali con i clienti e a un comportamento quotidiano fondato sulla chiarezza e sulla trasparenza».
«Oggi - ha aggiunto il direttore generale del nuovo istituto, Luigi Maglione - le grandi banche tendono a vendere prodotti di rete che non sono vicini alle esigenze del territorio, al piccolo imprenditore e alle famiglie. Ciò che noi proponiamo invece sono prodotti semplici, adatti alla tipologia della realtà economica che ci circonda».
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