- Ieri i ministri dei Trasporti dei 27 Stati dell'Unione Europea si sono riuniti a Gödöllö, in Ungheria, con il vicepresidente della Commissione Europea, Siim Kallas, e con il presidente della commissione TRAN del Parlamento europeo, Brian Simpson, per discutere della revisione delle rete transeuropea di trasporto TEN-T in vista della proposta legislativa in materia che la Commissione UE intende avanzare entro la prossima estate.
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- «Questa revisione della politica per la rete transeuropea dei trasporti - ha rilevato Siim Kallas - giunge in un momento cruciale per l'Europa. Rappresenterà un contributo indispensabile se vogliamo che le imprese europee continuino ad essere competitive e che il trasporto sia più sostenibile; e avremo bisogno di collegare efficacemente la parte orientale e occidentale dell'Unione se vogliamo che tutti gli Stati membri abbiano pieno accesso al mercato interno».
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- Nel corso dell'incontro i ministri hanno confermato la necessità di sviluppare un'ampia rete infrastrutturale globale e nel contempo di concentrare gli sforzi su una rete principale della massima importanza strategica. Inoltre è stato raggiunto un ampio consenso sul fatto che la carenza di risorse finanziarie determinata dall'attuale crisi economica non comporta necessariamente che nel lungo termine l'estensione della rete TEN-T debba essere ridotta.
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- Sul fronte dei finanziamenti i ministri hanno accolto favorevolmente l'intenzione della Commissione di continuare a mettere a disposizione fondi comunitari per lo sviluppo della rete globale. Inoltre sono stati presi in esame strumenti di finanziamento innovativi che incentivare l'afflusso di capitali privati, anche se è stato sottolineato che tali strumenti finanziari non possono costituire né una soluzione sistematica né un'alternativa generale alle risorse garantite dagli Stati o ai finanziamenti concessi dall'Unione Europea.
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- L'European Sea Ports Organisation (ESPO) ha commentato gli esiti dell'incontro ministeriale in Ungheria rilevando come i porti svolgano un ruolo fondamentale nel nuovo approccio per le TEN-T, ma avanzando tuttavia riserve sulle modalità con cui i porti verrebbero inseriti nella ampia rete globale transeuropea.
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- Il documento di lavoro della Commissione - ha rilevato l'associazione dei porti europei - delinea una serie di criteri per selezionare i porti gateway che dovrebbero fare parte della futura rete principale TEN-T. Questi porti primari dovrebbero movimentare un traffico annuo pari almeno all'1% del volume totale di merci sia alla rinfusa che non alla rinfusa movimentate in tutti i porti europei. ESPO ha osservato come, sulla base della media degli ultimi dati Eurostat disponibili, ciò corrisponderebbe ad un volume di traffico annuo minimo di 24,34 milioni di tonnellate di merci alla rinfusa o di 13,41 milioni di tonnellate di merci non alla rinfusa. Tuttavia i porti che non soddisfano almeno uno di questi requisiti correlati al volume di traffico potrebbero avere altre chiavi d'accesso alla rete principale TEN-T.
- «Avere una rete principale - ha concordato il segretario generale di ESPO, Patrick Verhoeven - è necessario se vogliamo una vera politica per le TEN-T. Stiamo valutando l'impatto dei criteri proposti per vedere quali sono i porti che verrebbero inclusi. Sono comunque necessari ulteriori chiarimenti in quanto l'interazione tra i criteri di traffico e altri criteri non è semplice».
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- Se ESPO concorda con la necessità di individuare un core network delle TEN-T e dei porti, non è affatto d'accordo invece sulle modalità di selezione dei porti da includere nella rete TEN-T globale. Per quanto riguarda la rete TEN-T globale - ha spiegato l'associazione - la Commissione propone di includere tutti i porti che annualmente movimentano un traffico pari almeno ad un millesimo del volume medio totale movimentato in tutti i porti europei, sia di merci alla rinfusa che non, o del traffico di passeggeri. In pratica - ha precisato l'associazione - ciò determinerebbe l'inclusione di tutti i porti che movimentano annualmente un minimo di 2,43 milioni di tonnellate di merci alla rinfusa, 1,34 milioni di tonnellate di merci non alla rinfusa oppure 411.223 passeggeri. Questa - ha sottolineato ESPO - è una soglia molto più elevata rispetto a quella che si applica nell'ambito delle attuali linee guida delle TEN-T, vale a dire un traffico merci annuo complessivo di 1,5 milioni di tonnellate o un traffico passeggeri annuo di 200.000 unità.
- «Non possiamo concordare - ha quindi concluso Verhoeven - con la proposta della Commissione di aumentare la soglia per la rete globale. È impossibile spiegare a quei porti che soddisfano gli attuali criteri che in futuro verrebbero totalmente esclusi dalle TEN-T. Il nostro supporto per la selezione dei porti da inserire nella rete principale è sempre stato subordinato a disporre di una vasta rete di base che, a priori, comprende tutti i porti marittimi impegnati nel traffico internazionale. Pertanto rivolgiamo un forte appello a rivedere i criteri relativi ai porti per la rete globale, in modo che si possa almeno continuare ad applicare l'attuale soglia».
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