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Paolo d'Amico è stato eletto presidente della Federazione del Mare
Corrado Antonini, che ha ricoperto la carica dal 1997, è stato nominato presidente d'onore
24 febbraio 2011
Il presidente della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), Paolo d'Amico, è stato eletto all'unanimità presidente della Federazione del Mare per il biennio 2011-2012 dal consiglio della federazione del sistema marittimo italiano riunitosi oggi. Corrado Antonini, che ha ricoperto la carica di presidente della federazione dal 1997, è stato nominato all'unanimità presidente d'onore, con l'incarico di seguire gli affari europei e internazionali. Inoltre nel consiglio della Federazione, in rappresentanza di Confitarma, è entrato il vice presidente della Confederazione, Emanuele Grimaldi.
«Sono lieto ed onorato di questa nomina - ha dichiarato d'Amico - per due motivi: il primo è perché presiedere la Federazione del mare significa rappresentare il cluster marittimo italiano e quindi il suo fondamentale ruolo per l'intero sistema economico del Paese. Ciò mi onora ma mi investe anche di una grande responsabilità. Il secondo motivo è di natura più sentimentale: infatti la Federazione del Mare fu fortemente voluta da mio zio Antonio, che ne fu il promotore e la guidò fino al 1997, ed anche questo fatto mi impone la forte responsabilità di essere alla sua altezza. Desidero quindi ringraziare il consiglio della Federazione del Mare per avermi scelto e in particolare rivolgo il mio personale omaggio a Corrado Antonini che per molti anni ha guidato la Federazione del Mare con grande lungimiranza e saggezza». Oltre che presidente di Confitarma, d'Amico è presidente della d'Amico Società di Navigazione, delle società del gruppo e della Compagnia Generale Telemar. Tra gli altri incarichi, è consigliere dell'associazione internazionale degli armatori di navi cisterna (Intertanko).
Corrado Antonini, cavaliere del lavoro, è presidente dell'associazione nazionale dei cantieri navali (Assonave) nonché della società Fincantieri e del consorzio europeo Euroyards. È inoltre presidente onorario dell'organizzazione dei cantieri navali europei (CESA).
Il cluster marittimo italiano produce annualmente beni e servizi per un valore di 36,5 miliardi di euro (2,7% del Pil), di cui 14 miliardi esportati (5% dell'export nazionale), e dedica a costi intermedi e investimenti fissi una spesa di 11,6 miliardi (4,4% degli investimenti italiani) fornendo occupazione a oltre 165.000 addetti direttamente e ad altri 230.000 nelle attività manifatturiere e terziarie indotte.
La Federazione del Sistema Marittimo Italiano (Federazione del Mare) riunisce gran delle organizzazioni del settore: Aidim (diritto marittimo), Ancip (lavoro portuale), azione portuale), Assonave (cantieristica navale), Assorimorchiatori (rimorchio portuale), Collegio Capitani (stato maggiore marittimo), Cetena (ricerca navale), Confitarma (navigazione mercantile), Federagenti (agenzia e intermediazione marittime), Fedepiloti (pilotaggio), Federpesca (navigazione peschereccia), Fedespedi (trasporti internazionali), Ipsema (previdenza marittima), Rina (certificazione e classificazione), CONS.A.R. (ricerca), e Ucina (nautica da diporto).
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