- Il governo del Costa Rica ha aggiudicato alla APM Terminals, impresa terminalista del gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, le attività di progettazione, finanziamento, costruzione, gestione e manutenzione del nuovo container terminal Moin Container Terminal (TCM) che sarà realizzato nella provincia di Limon. Il contratto di concessione della durata di 33 anni sarà sottoscritto prossimamente.
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- Il direttore per lo sviluppo dell'attività nel continente americano di APM Terminals, Paul Gallie, ha reso noto che l'investimento ammonterà a circa un miliardo di dollari e che il nuovo terminal genererà circa mille posti di lavoro diretti durante la fase di costruzione dell'impianto e 450 durante la prima fase d'attività del terminal. Il governo della nazione centroamericana ha precisato che l'investimento sarà di 948 milioni di dollari, di cui 648 milioni nei primi tre anni per la realizzazione delle opere e l'acquisto di attrezzature e gli altri 300 milioni distribuiti nel restante periodo della concessione; dopo tale periodo le infrastrutture e attrezzature portuali passeranno allo Stato.
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- «Quest'opera - ha dichiarato il presidente della Repubblica del Costa Rica, Laura Chinchilla - è fondamentale e prioritaria nell'ambito del piano nazionale di sviluppo in materia di infrastrutture e nel piano regolatore portuale; collegandola alle altre, incluse le strade che compongono il Corridoio Caribe-Norte (Bajos de Chilamate - Vuelta Kooper, insieme con la strada per San Carlos), la Ruta 32 San José-Guápiles, il terminal petrolifero e l'ampliamento della raffineria, nel loro complesso avranno un impatto positivo e senza precedenti sull'economia della regione atlantica e in tutto il Paese».
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- «Il governo - ha detto il ministro delle Opere pubbliche e dei Trasporti del Costa Rica, Francisco Jiménez - è consapevole della necessità di un nuovo porto quando per quelli attuali di Limón-Moín passa il 75% del volume delle merci in importazione ed esportazione dal Costa Rica; inoltre il governo ha fissato l'obiettivo di aumentare le esportazioni annuali a 17 miliardi di dollari entro l'anno 2014 e questo non può essere raggiunto senza investimenti in infrastrutture». «Con la realizzazione di altre opere - ha aggiunto - il governo intende far sì che il porto di Moín consenta al Costa Rica di posizionarsi al primo posto in termini di capacità e qualità del servizio nei Caraibi e tra i primi 20 al mondo».
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- I rappresentanti dell'esecutivo centroamericano hanno spiegato che il governo si è assicurato di fare in modo che il nuovo terminal possa essere competitivo inducendo il concessionario a ridurre la tariffa di movimentazione dei container da 246 dollari a 223 dollari. Il ministero delle Opere pubbliche e dei Trasporti ha precisato che nel 2008 il costo per movimentare un container in esportazione dal Costa Rica è stato pari a 1.190 dollari rispetto a 729 dollari a Panama e 456 dollari a Singapore.
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- Il ministro ha sottolineato che al nuovo terminal potranno approdare portacontainer della capacità fino a 9.000 teu rispetto ad una capacità attuale a Puerto Limón che è attualmente limitata a navi fino a 1.200 teu. «Dato che la voce del trasporto via mare - ha rilevato Francisco Jiménez - rappresenta l'80% dei costi operativi, se si possono ricevere navi con una capacità di carico quattro volte superiore rispetto a quella delle navi che oggi scalano a Puerto Limón è evidente che il costo per un esportatore o un importatore diminuirà». Secondo le previsioni, questi operatori pagheranno il 38% in meno rispetto a quello che attualmente pagano per il trasporto delle loro merci su navi di limitata capacità.
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- Il progetto prevede che nei primi tre anni del contratto APM Terminal costruisca due banchine di 300 metri lineari ciascuna. Entro i primi dieci anni del contratto, oppure al raggiungimento di un traffico annuale movimentato dal terminal pari a 1,5 milioni di container teu, la società terminalista del gruppo A.P. Møller-Mærsk dovrà costruire una terza banchina anch'essa di 300 metri lineari. La terza fase del progetto prevede che sei mesi prima del 30° anno di concessione, o al raggiungimento di un traffico annuo di 2,5 milioni di teu, debbano essere costruite altre due banchine di oltre 300 metri lineari. Al termine del periodo, quindi, il terminal avrà complessivamente cinque banchine.
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- APM Terminal ha precisato che nella prima fase del progetto, che sarà completata nel 2016 e richiederà un investimento di 543 milioni di dollari, il canale d'accesso e il bacino di evoluzione saranno dragati fino ad una profondità di -16 metri, sarà costruita una diga di 1,5 chilometri e sarà approntata un'area di stoccaggio di 40 ettari. La prima fase del terminal sarà attrezzata con sei gru di banchina post-Panamax e altri mezzi di movimentazione. A conclusione del progetto, il terminal con cinque banchine per 1.500 metri lineari occuperà un'area di 80 ettari, avrà una diga frangiflutti di 2,2 chilometri ed un canale d'accesso profondo -18 metri.
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- Il ministero del Costa Rica ha reso noto che il progetto ha suscitato l'interesse di altre società terminaliste tra cui DP World, Manzanillo International Terminal-Panama (joint venture tra la Carrix e le famiglie Motta ed Heilbron) e Hutchison Port Holdings (HPH), ma che solo APM Terminals ha portato a termine la procedura di licitazione privata per l'assegnazione della concessione e ha dimostrato la capacità economica necessaria per farsi carico del progetto.
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