- In Italia è necessario definire un percorso formativo specifico dedicato alla logistica che è una delle attività più importanti per l'economia nazionale e, secondo stime di Confetra, ha un'incidenza pari al 7% del prodotto interno lordo. Lo ha detto ieri il presidente del Propeller Club Port of Milan, Riccardo Fuoci, in occasione del convegno sul tema “Logistica - La professione del futuro” organizzato dal Propeller milanese presso la sede dell'AICE a Milano.
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- Fuochi ha sottolineato che, tra gli aspetti critici evidenziati nel documento del Piano della Logistica fortemente voluto dal sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, «vi è il basso livello di formazione del settore e questo - ha osservato il presidente del Propeller di Milano - è un elemento di grande svantaggio rispetto a Paesi più evoluti che da sempre hanno curato l'aspetto formativo e culturale del settore. In Germania, Francia, Olanda , Inghilterra esistono infatti percorsi di studio e diplomi per operatori del trasporto e della logistica che consentono di formare risorse umane preparate, che poi si traducono immediatamente in maggior efficienza e riduzione di costi per le aziende di quei Paesi». «Per essere chiari - ha aggiunto Fuochi - va detto che anche in Italia esiste un importante offerta formativa con: formazione finanziata, corsi di laurea, master universitari, corsi organizzati da enti e associazioni di categoria, formazione a distanza. Tuttavia, a mio parere, si tratta di un'offerta molto frammentata, e soprattutto non coordinata: manca infatti un percorso logico che consenta di rispondere alle vere esigenze del mercato. Uno spunto interessante in questo senso - ha precisato - viene dalla nuova riforma scolastica che prevede, fra l'altro, l'introduzione dell'indirizzo “Trasporti e Logistica” tra quelli degli istituti tecnici».
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- Fuochi ha ricordato che «alcuni studi sostengono che il mercato italiano richiede ben 50.000 persone da inserire nelle aziende di logistica e che queste figure sono al secondo posto della lista degli “introvabili”, subito dopo gli infermieri. Ebbene, un'adeguata formazione può anche consentire l'accesso a professioni importanti - quale ad esempio quella dei doganalisti. La Formazione è inoltre una forma di investimento per le imprese ed a tale proposito gli operatori devono fare la loro parte integrandosi alle scuole ed aprendo le proprie aziende per consentire stage formativi agli studenti».
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- Commentando i lavori del convegno il presidente nazionale dei Propeller Clubs italiani, Mariano Maresca, ha rilevato che «oggi siamo di fronte a importanti evoluzioni in tutti i settori del trasporto, basti pensare ad esempio che una nave portacontainer di 18mila teus genera sul territorio circa una coda di contenitori di circa 160 chilometri pari alla distanza fra Genova e Milano. È quindi chiaro - ha concluso - che per gestire tali problematiche le aziende hanno bisogno di persone altamente formate. Oggi siamo infatti al just in time e dunque il raccordo fra mondo della scuola ed università diventa fondamentale».
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