- Ieri a Roma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, l'assessore alle Politiche della mobilità della Regione Veneto, Renato Chisso, in rappresentanza del presidente Luca Zaia, i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dell'Ambiente e della tutela del territorio, Stefania Prestigiacomo, e dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, hanno sottoscritto l'ottavo atto aggiuntivo all'accordo quadro governo-Regione Veneto sulle opere strategiche.
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- Il documento include tra le principali opere infrastrutturali l'alta capacità ferroviaria e il Mose nonché interventi di nuovo inserimento come il progetto del terminal offshore del porto di Venezia e la logistica di riconversione di aree industriali di Marghera anche con funzioni di porto fluviomarittimo, il completamento della Nogara Mare a ovest fino all'A22 Modena-Brennero, il parco ferroviario e il potenziamento dei collegamenti stradali e ferroviari con il porto di Venezia, il terminal delle Autostrade del Mare, il terzo stralcio del SFMR (Conegliano-Belluno e Monselice-Rovigo), opere complementari alla Pedemontana, la tangenziale di Treviso, la Tangenziale Nord Est di Vicenza e la Tangenziale Nord di Verona con il tunnel delle Torricelle.
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- Il documento elenca le opere per le quali l'interesse regionale è concorrente con il preminente interesse nazionale e che pertanto rientrano nella Legge Obiettivo e individua le priorità alle quali destinare concretamente le risorse pubbliche disponibili o che si renderanno disponibili. Le opere cui destinare prioritariamente le risorse pubbliche sono: alta capacità ferroviaria (tratta Brescia-Verona e Verona-Padova); prosecuzione del sistema Mose compresa la diga foranea per la nuova piattaforma portuale d'altura offshore al largo della bocca di Malamocco; Sistema Ferroviario Metropolitano Veneto - seconda fase tratte Vicenza-Castelfranco, Treviso-Conegliano, Quarto d'Altino-Portogruaro, Padova-Monselice; Sistema Ferroviario Metropolitano Veneto - terza fase tratte Conegliano-Belluno e Monselice-Rovigo; potenziamento dei collegamenti stradali del porto commerciale di Venezia con la viabilità primaria ed il sistema autostradale; collegamenti fra la Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta e la viabilità ordinaria nelle province di Treviso, Vicenza e Padova; potenziamento e ammodernamento del nodo ferroviario e logistico di Verona; Tangenziale di Treviso; Strada Mediana di collegamento in provincia di Verona.
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- Ieri il governo ha sottoscritto anche con le Regioni Lazio, Puglia e Toscana analoghi accordi, che sono previsti dalla Legge Obiettivo per le opere pubbliche e nei quali sono indicati tutti gli interventi infrastrutturali che si intendono realizzare seguendo una logica di priorità coerente con quanto previsto nel Documento di Economia e Finanza.
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- Oggi intanto, in occasione del convegno dedicato alla presentazione del Piano nazionale della logistica 2011-2020 tenutosi alla Camera di Commercio di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia ha chiesto al governo risposte sul progetto Unicredit per la realizzazione di nuove opere portuali a Monfalcone e Trieste. «Ho ricordato al governo, oggi rappresentato a Trieste dal sottosegretario Giachino - ha spiegato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Riccardo Riccardi - l'esigenza che vengano al più presto definite le condizioni che permettano la partecipazione del capitale privato al programma in project financing per la realizzazione del nuovo porto di Monfalcone e, successivamente, di nuove opere nello scalo di Trieste».
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- Confermando l'invito allo Stato di dare il via libera, in termini di strumenti normativi, al progetto di Unicredit Logistics, inoltre l'assessore Riccardi ha ricordato che «essendo comunque il porto di Monfalcone nelle competenze della Regione, il governo del Friuli Venezia Giulia, nell'ambito di un rapporto condiviso con lo Stato, è pronto ad assumersi le proprie responsabilità per chiudere finalmente questa partita e far partire i lavori».
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- Riccardi ha precisato che la Regione intende esercitare ruolo e competenze statutarie: «abbiamo atteso tanto - ha ribadito l'assessore - ed è venuto il momento di decidere in modo definitivo per costruire in regione quella piattaforma logistica a cui, di fatto, almeno negli ultimi dieci anni non abbiamo mai dato sostanza. In questa maniera - ha concluso - potremo realmente collocarci nel cuore del sistema logistico europeo, evitando di ritrovarsi di qui a poco in quella che potremmo definire come una marginalità integrata».
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