- Nel primo semestre del 2011 le case di spedizione genovesi hanno registrato una crescita media del 5% del fatturato rispetto alla prima metà dello scorso anno. Il dato è riferito alle aziende iscritte all'Associazione Spedizionieri Corrieri Trasportatori di Genova (Spediporto) ed è basato sui dati forniti da un sondaggio svolto su un campione rappresentativo delle società realizzato dall'Osservatorio che l'associazione ha istituito per analizzare con cadenza semestrale gli indici che caratterizzano il proprio settore.
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- Il volume di merci trasportate dalla categoria nei primi sei mesi di quest'anno è stato pari a circa 770mila teu (al netto dei vuoti, del trasbordo e di quelli gestiti direttamente dalle agenzie marittime), di cui circa 362mila teu in esportazione e circa 408mila in importazione.
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- In particolare, il 10% delle aziende di spedizioni genovesi ha registrato un aumento dei volumi di traffico pari o superiore al 30%, il 12% un incremento tra il 15% e il 20% e il 21% tra il +10% e il +5%, mentre il 37% si è posizionato invece su livelli di sostanziale stabilità rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il 16% delle realtà aziendali ha subito una flessione tra il 5% e il 10%, il 2% ha registrato un -20% e un altro 2% ha avuto una contrazione di circa il 30%.
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- L'Osservatorio ha evidenziato che per l'80% delle case di spedizioni genovesi l'area geografica che ha trainato i traffici nel primo semestre del 2011 è stata principalmente l'Estremo Oriente, seguita dall'Africa e dal Medio Oriente e dall'Unione Europea, Centro e Sud America e solo in modo residuale dal Nord America e dall'Oceania.
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- Sotto l'aspetto delle categorie merceologiche è l'agroalimentare la tipologia che ha maggiormente contribuito alla ripresa dei traffici nel primo semestre del 2011, seguita da prodotti chimici e farmaceutici, dal tessile e dall'abbigliamento, mobili e arredo e meccanica ed impiantistica.
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- L'Osservatorio ha verificato anche l'impatto della crisi geopolitica dei paesi nordafricani sull'attività delle aziende associate. Considerando che circa il 50% delle aziende iscritte a Spediporto intrattiene rapporti commerciali con il Nord Africa, i dati emersi dal sondaggio sottolineano che 37% degli associati ha subito ripercussioni da tale crisi. In particolare, per quanto riguarda i rapporti commerciali con la Libia i volumi del traffico merci hanno subito una contrazione fino al 70% rispetto ai valori medi del periodo.
- Infine, sotto il profilo dell'occupazione, i risultati dell'Osservatorio mostrano che non emergono ancora sostanziali segnali di ripresa. La quasi totalità delle aziende associate che, a partire dal 2009, aveva ricorso agli ammortizzatori sociali (circa l'15% degli associati) ha rinnovato anche per il 2011 la richiesta di tali misure di sostegno.
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- Per il terzo trimestre del 2011 l'Osservatorio Spediporto prevede un aumento medio del fatturato del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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- «I dati evidenziati dal nostro Osservatorio per il primo semestre 2011 - ha commentato Roberta Oliaro, presidente di Spediporto - segnalano, rispetto ai primi sei mesi dell'anno scorso, una crescita media del fatturato delle case di spedizione genovesi pari a circa il 5%, in continuità con il trend di crescita registrato nel corso del 2010 che si era chiuso con un incremento medio di circa il 10%». «Tale recupero - ha aggiunto - non compensa ancora la caduta di fatturato pari al 25% registrata alla fine del 2009 dalle aziende genovesi del settore. Tuttavia con un dato previsionale per il terzo trimestre del 2011, stimato sulla base dell'andamento del mese di luglio, che annuncia un ulteriore recupero del +3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, auspichiamo di poter raggiungere entro la fine dell'anno in corso livelli di ricavi equiparabili al periodo pre-crisi».
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- A Spediporto fanno capo 586 aziende, 12.500 dipendenti e circa tre miliardi di euro di fatturato. L'associazione rappresenta più del 90% delle case di spedizioni marittime, terrestri e aeree della Liguria e più del 20% su scala nazionale.
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