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Raggiunto un accordo triennale in seno all'International Bargaining Forum
Introdotti aumenti annuali del livello delle paghe del 2%, 2,5% e 3%
2 agosto 2011
L'International Bargaining Forum (IBF), l'organismo che si occupa della negoziazione dei rapporti di lavoro dei marittimi, ha raggiunto un accordo triennale a conclusione delle trattative tenutesi la scorsa settimana a Miami. L'intesa, applicata a tutti gli accordi IBF a partire dal 1° gennaio 2012, prevede aumenti incrementali delle paghe partendo dall'applicazione di un aumento del 2% il 1° gennaio 2012, di un ulteriore 2,5% il 1° gennaio 2013 e di un 3% finale applicato il 1° gennaio 2014.
5 agosto 2011:
La ITF Italia, a maggior chiarimento, precisa che i funding elements sono dei benefici di natura sociale o sanitaria quali per esempio un fondo pensioni ad accumulo, che vengono forniti al marittimo all'interno del salario contrattuale. In base alle regole ITF, peraltro, i contributi sindacali da riconoscere sia al Sindacato nazionale firmatario del contratto che al Welfare Fund della ITF sono versati dall'armatore e non trattenuti al marittimo.
Le parti, costituite dall'International Transport Workers' Federation (ITF) in rappresentanza dei marittimi e dal Joint Negotiating Group (JNG) in rappresentanza della parte datoriale (armatori e agenti), hanno reso noto che l'accordo prevede una nuova metodologia di calcolo in base alla quale l'aumento percentuale sarà applicato ad un elemento inclusivo della retribuzione e delle trattenute sindacali, anche se le specifiche per l'applicazione degli aumenti per le categorie degli ufficiali e dei ratings - hanno precisato - saranno decise nell'ambito di trattative condotte localmente dai rappresentanti dei marittimi e dei datori di lavoro.
ITF e JNG hanno concordato anche un aumento del 5% dell'importo del contributo versato al Welfare Fund dell'ITF, da sommarsi all'attuale 5%, nel caso in cui il numero delle navi coperte dagli accordi IBF cresca annualmente di percentuali pari al 2%, 2% e 1% nel triennio 2012-2014.
«Negli ultimi anni - ha commentato a conclusione delle trattative il presidente della sezione marittimi dell'ITF, Dave Heindel - è notevolmente aumentata la pressione su entrambe le parti dell'IFB, che hanno dovuto agire responsabilmente per sostenere sia i marittimi sia coloro che danno loro lavoro. Il crollo del mercato finanziario mondiale ha indotto i datori di lavoro ad affrontare il difficile momento minimizzando i loro aumenti dei costi ed ha messo sotto pressione i rappresentanti dei marittimi, consapevoli da un lato della situazione finanziaria e intenzionati dall'altro a salvaguardare gli interessi e le condizioni di vita dei loro associati. L'accordo conclusivo che abbiamo raggiunto dimostra la capacità delle due parti di collaborare in modo sia costruttivo che rappresentativo. Questo accordo testimonia della solidità della procedura IBF e della sua capacità di ottenere risultati in momenti difficili su temi difficili».
«Il risultato finale conseguito dall'IBF - ha concordato Giles Heimann, segretario generale dell'International Maritime Employer's Committee (IMEC) e co-segretario del JNG - è un accordo pragmatico e reciprocamente accettabile per entrambe le parti. Il sistema IBF ha ancora una volta dimostrato la capacità di entrambi i lati del tavolo di lavorare in stretta collaborazione all'esame delle principali urgenti questioni e, attraverso il dibattito, la trattativa, il rispetto e la comprensione delle opinioni di entrambi, è stata trovata una soluzione che consente a tutti noi di confermare che abbiamo ottenuto un buon risultato per coloro che rappresentiamo».
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