- L'Autorità Portuale di Cagliari, con decreto n. 121 sottoscritto ieri dal presidente dell'ente Paolo Fadda, ha stabilito la revoca con decorrenza immediata del proprio decreto n. 108 del 29 luglio scorso e di conseguenza ha riconfermato la piena efficacia del decreto n. 51 del 4 aprile scorso che ha prorogato per l'intero anno 2011 le facilitazioni per l'attività di transhipment già concesse con il decreto n. 54 del 2010, provvedimento che stabilisce la riduzione nella misura del 90% della tassa di ancoraggio limitatamente alla sola attività di transhipment nel porto sardo.
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- La conferma della misura è stata decisa risolvendo i problemi di copertura finanziaria dei relativi oneri, come richiesto dal Comitato Portuale nella seduta dello scorso 29 luglio, con l'impegno - si legge nel decreto 121/2011 - “di destinare, sino alla somma di 1,1 milioni di euro, delle risorse rinvenienti dall'art. 2 nonies, lett. b) della legge n. 10 del 26 febbraio 2011, recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225, se e quanto saranno assegnate dal Ministero delle infrastrutture, alle attività di marketing previste nella Convenzione, RAS - Centro Regionale di Programmazione/Autorità Portuale di Cagliari del 21/04/2011, sottoscritta ai sensi delle deliberazioni della Giunta Regionale n. 73/6 del 2008 e 36/21 del 2010, per l'attuazione di un piano di interventi per lo sviluppo del porto industriale di Cagliari”.
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- Le misure di incentivazione e di fidelizzazione del traffico in transhipment nel porto di Cagliari, sulla base anche di recenti negative esperienze - si evidenzia nel decreto - “si manifestano essenziali per il sostegno del porto stesso in un delicato momento di difficoltà dell'economia mondiale e di accentuata concorrenza tra i porti del Mediterraneo i quali tutti offrono aree ed impianti disponibili per l'attività di cui trattasi, situazione che indubbiamente è destinata a protrarsi nel tempo”.
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