- L'acuirsi dei rischi che gravano sulle economie mondiali ha indotto la World Trade Organization (WTO) a ridurre al +5,8% le previsioni di crescita del commercio mondiale nel 2011 rispetto alla precedente previsione prudenziale del +6,5% formulata all'inizio della scorsa primavera ( del 7 aprile 2011).
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- Gli economisti dell'Organizzazione Mondiale del Commercio hanno spiegato che tale riduzione si è resa necessaria in considerazione del fatto che negli ultimi mesi la crescita degli scambi commerciali è stata più lenta del previsto, mentre è aumentata l'incertezza sulle prospettive dell'economia mondiale. In particolare, dall'inizio della scorsa primavera le economie, soprattutto quelle delle nazioni avanzate, sono state in balia di eventi avversi come ad esempio gli effetti del terremoto e dello tsunami in Giappone, la lunga impasse sul bilancio e il downgrade del rating negli Stati Uniti e la crisi dei debiti sovrani nella zona dell'euro. Inoltre i deludenti dati sulla produzione e sull'occupazione hanno ridotto la fiducia delle imprese e dei consumatori ed hanno contribuito alla recente crisi nei mercati finanziari.
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- Pertanto ora la WTO ritiene che nel 2011 le esportazioni mondiali di merci cresceranno solo del 5,8% in termini di volume, sostenute da una crescita del prodotto interno lordo reale del 2,5%. In particolare, si prevede che le esportazioni dai Paesi sviluppati aumenteranno del 3,7%, con un aumento del Pil pari all'1,5%, mentre le esportazioni delle economie in via di sviluppo registreranno un incremento del 8,5% con una crescita del Pil del 5,9%.
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- Secondo la WTO, l'economia potrebbe aver raggiunto un punto critico oltre il quale la crescita potrebbe riprendere se la politica troverà una soluzione alla crisi del debito tale da ripristinare la fiducia nel sistema finanziario, mentre invece - rileva l'organizzazione - errori politici potrebbero esacerbare l'instabilità com'è accaduto durante la crisi seguita al fallimento di Lehman Brothers nel 2008. «Dopo aver soppesato questi fattori - concludono gli economisti della WTO mischiando pessimismo con ottimismo - riteniamo che i rischi che gravano su queste previsioni le spingano chiaramente verso il basso, ma non dobbiamo ignorare che c'è anche spazio per un miglioramento».
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