- Oggi a Londra è stato lanciato il programma MPHRP (Maritime Piracy: a Humanitarian Response Programme) per aiutare i marittimi catturati dai pirati a superare i traumi fisici e psicologici causati dalle torture e dagli abusi di cui sono stati vittime nel corso del loro sequestro.
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- Il programma è finanziato dalla sezione Marittimi dell'International Transport Workers' Federation (ITF) e dalla The TK Foundation, è presieduto da Peter Swift, ex managing director dell'associazione armatoriale Intertanko, ed è sostenuto da organizzazioni armatoriali, sindacati, manager, assicuratori e associazioni assistenziali che rappresentano l'intera industria dello shipping.
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- I pirati - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa - compiono usualmente le loro azioni con estrema brutalità minacciando di morte i marittimi e i loro familiari. Il nuovo programma MPHRP ha lo scopo di aiutare i marittimi e le loro famiglie a far fronte al dolore e all'angoscia causati da queste azioni.
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- «La pirateria - ha dichiarato Peter Swift - sta raggiungendo un massimo storico sia per quanto riguarda il numero di incidenti sia per l'entità dei riscatti richiesti che, soprattutto, per l'estrema violenza utilizzata. Attualmente il trattamento riservato alle vittime supera sovente il confine che delimita la barbarie dalla tortura». «Potenzialmente - ha aggiunto - le conseguenze sono devastanti, ad esempio per coloro che sono riusciti a opporsi con successo alla cattura, ma che sono stati quasi bruciati vivi nella cabina nella quale si sono barricati, o per gli ostaggi brutalizzati oppure per coloro che quotidianamente affrontano il mare con la paura di ciò che potrebbe accadere loro in qualsiasi momento. Oltre a questi non bisogna dimenticare le famiglie, che ormai fanno sempre parte della lista dei bersagli dei pirati».
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- «Finora - ha osservato Roy Paul, rappresentante del Seafarers' Trust di ITF e responsabile del programma MPHRP - c'è stato poco coordinamento nell'aiuto nei confronti delle vittime. Ora ciò cambierà. Con l'aiuto dei soggetti del settore che vogliono fare del loro meglio per assistere le vittime, intendiamo costituire una rete di primo soccorso ed ottenere assistenza psicosociale per gli equipaggi colpiti. Abbiamo già ascoltato i marittimi e registrato le loro esperienze. Ciò costituirà la base per nuove linee guida per i marittimi, per le famiglie e per i datori di lavoro, per insegnarne l'applicazione e per costruire i network di assistenza sociale e medica di cui c'è ora assoluta necessità».
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- Tra le organizzazioni del settore dello shipping partner del nuovo programma MPHRP figurano BIMCO, ICMA, ICSW, IFSMA, IGP&I, IMB, IMEC, IMHA, Intercargo, InterManager, Intertanko, IPTA, ISAN, ISF, ITF, IUMI, OCIMF e SIGTTO. Inoltre osservatori del programma sono presenti presso l'International Maritime Organization (IMO), l'International Labour Organization (ILO) e lo Shipping Centre della NATO.
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