- La Regione Sardegna ha intenzione di estendere anche alla stagione invernale l'operatività della flotta della Saremar, la compagnia di navigazione ex Tirrenia che è passata sotto la proprietà dell'ente regionale sardo. Ieri, nel corso di un'audizione alla Commissione Lavori pubblici, comunicazioni del Senato, il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, ha confermato che la fase sperimentale dei collegamenti marittimi gestiti dalla Saremar «si è chiusa positivamente» ed ha aggiunto che «la Regione sta valutando la possibilità di proseguire l'attività anche durante il periodo invernale, individuando una sinergia tra trasporto passeggeri e trasporto merci».
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- In merito al ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale dalla Compagnia Italiana di Navigazione (CIN), la cordata armatoriale che si è aggiudicata l'acquisizione della Tirrenia ( del 26 luglio 2011), contro la delibera n. 36/6 del 1° settembre scorso della giunta regionale sarda che rilancia l'attività della Saremar dandole possibilità di organizzare l'attività della flotta su tutto l'anno, Cappellacci ha detto che «tale ricorso deve ritenersi infondato, in quanto l'attività di cabotaggio marittimo è stata liberalizzata».
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- Nel corso dell'audizione, che è stata effettuata a ripresa della seduta sospesa il 22 settembre scorso, Cappellacci ha sottolineato che lo stato dei collegamenti da e per la Sardegna è peggiorato, ricordando, ad esempio, che la Tirrenia ha recentemente comunicato che, non essendo disponibile la nave Florio, i collegamenti da e per Cagliari saranno effettuati con una nave merci avente una capacità massima di 80 passeggeri. Il presidente della Regione Sardegna ha ricordato che l'ente ha inoltrato una segnalazione alla Commissione Europea, ritenendo che la procedura di privatizzazione della Tirrenia non sia conforme al quadro normativo vigente. Inoltre, nonostante le funzioni relative alla continuità territoriale siano state trasferite alla Regione - ha aggiunto - quest'ultima non è stata posta in condizione di esercitarle.
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- Cappellacci ha quindi confermato che la Regione Sardegna intende portare avanti le iniziative intraprese, non accettando una situazione che - ha precisato - è nata dalla decisione di una compagine di operatori privati di aumentare le tariffe e avviare un processo che espone a gravi pregiudizi il principio della continuità territoriale e il diritto alla mobilità.
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- Cappellacci ha proseguito evidenziando che il traffico da e per la Sardegna è diminuito del 30% e che si è registrato un milione di passeggeri in meno solo per quanto riguarda la Gallura, come confermato dal consuntivo statistico reso noto martedì dall'Autorità Portuale del Nord Sardegna ( dell'11 ottobre 2011), ed ha precisato che l'iniziativa della Regione non ha l'ambizione di soddisfare tutta la domanda di collegamenti, ma costituisce un contributo che ha avuto effetto di determinare una riduzione dei prezzi dei biglietti. In merito all'aumento delle tariffe dei collegamenti marittimi Cappellacci ha rilevato che i rincari non hanno riguardato nella stessa maniera tutte le tratte e ciò - ha rilevato - fa sorgere dubbi in merito al fatto che tali aumenti possano essere stato determinato dall'aumento del prezzo del carburante.
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- Nel corso dell'audizione l'assessore dei Trasporti della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha osservato che il contesto in cui si è svolta la vicenda Tirrenia è caratterizzato dal fatto che, mentre il cabotaggio marittimo è stato liberalizzato, non è stata tuttavia data attuazione al trasferimento alla Regione delle funzioni di continuità territoriale, che continuano a essere gestite dal ministero.
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