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Sottoscritto il contratto per l'acquisizione di Tirrenia da parte della Compagnia Italiana di Navigazione
«Con la cessione di Tirrenia - ha sottolineato il ministro Matteoli - si rispettano le indicazioni e gli accordi europei, si salvaguardano la continuità territoriale e i livelli occupazionali»
26 luglio 2011
Ieri è stato (CIN), la cordata costituita da Marinvest Srl (società a cui fanno capo le compagnie armatoriali MSC Crociere, SNAV e Grandi Navi Veloci), Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa (gruppo armatoriale napoletano Grimaldi) e Onorato Partecipazioni Srl (società a cui fa capo la compagnia armatoriale Moby Spa).
«L'acquisizione di Tirrenia da parte di CIN - ha commentato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani - chiude con successo una lunga e complessa procedura di privatizzazione, salvaguardando il futuro industriale dell'azienda e il posto di lavoro di tutti gli oltre 1.000 lavoratori». «Con questa vendita - ha aggiunto - un ingente problema di una società pubblica è stato trasformato in una nuova e strategica opportunità di mercato, che vede ora protagonisti alcuni tra i principali operatori del settore. Il prezzo offerto, 380 milioni di euro, è in linea con la valutazione di mercato indicata dall'esperto indipendente nominato dal ministero. È importante adesso lavorare per un immediato rilancio dei servizi di trasporto, anche attraverso la nuova convenzione per la continuità territoriale tra CIN e ministero delle Infrastrutture».
«Il governo - ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli - ha mantenuto un altro importante impegno programmatico. Con la cessione di Tirrenia si rispettano le indicazioni e gli accordi europei, si salvaguardano la continuità territoriale e i livelli occupazionali. Una pratica difficile, complessa ma che abbiamo portato quasi in porto grazie alla forte determinazione politica dell'esecutivo. Resta solo il parere dell'antitrust europea ed auspico che presto si sancisca la bontà di un'operazione per la quale desidero ringraziare il commissario straordinario Giancarlo D'Andrea e quanti hanno speso a più livelli il loro impegno».
La firma del contratto di acquisizione - hanno evidenziato il segretario nazionale UGL Trasporti, Fabio Milloch, e il segretario nazionale del settore Mare e Porti di UGL, Pasquale Mennella - è «una buona notizia, che ci auguriamo possa essere finalmente il punto di partenza per l'effettivo rilancio di Tirrenia e, quindi, per la concreta salvaguardia di migliaia di posti di lavoro». «Siamo soddisfatti che, grazie alla mediazione del governo e all'impegno dell'amministrazione straordinaria e nonostante le problematiche sorte fra Regione Sardegna e CIN - hanno rilevato - alla fine sia prevalso il senso di responsabilità. Ora è auspicabile che la Commissione Europea dia al più presto il via libera all'acquisizione consentendo che l'operazione di privatizzazione vada a buon fine e che possa essere attuato il piano industriale concertato dai sindacati con Compagnia Italiana di Navigazione per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, il rinnovo della flotta, il potenziamento e miglioramento dei servizi a tutela anche della continuità territoriale».
Il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso, chiede che, dopo la firma del contratto, si riavvii la trattativa con i sindacati. «Adesso - ha spiegato - si apra un confronto con il sindacato sul piano industriale di CIN e sul rispetto degli impegni relativi ai lavoratori». «Bisogna - ha precisato Nasso - che nell'attesa del pronunciamento dell'Antitrust, si apra il confronto e che le dichiarazioni di CIN relative alla continuità occupazionale e alla conferma delle condizioni contrattuali in essere si traducano al più presto in un accordo, in modo tale che per i lavoratori interessati si chiuda questa fin troppo lunga fase di incertezze e preoccupazioni».
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