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Premuda ha archiviato il terzo trimestre 2011 con un utile netto di 1,6 milioni di euro (-52,0%)
I ricavi sono diminuiti del 10,4%
4 novembre 2011
La società armatoriale italiana Premuda ha chiuso il terzo trimestre di quest'anno con un rialzo dei risultati economici rispetto ai trimestri precedenti, risultati che tuttavia risultano sensibilmente inferiori rispetto alle performance del periodo luglio-settembre del 2010.
Il resoconto trimestrale al 30 settembre 2011 - approvato oggi dal consiglio di amministrazione della compagnia - mostra un utile netto di 1,6 milioni di euro su ricavi base time charter di 28,0 milioni di euro, in calo rispettivamente del 52,0% e del 10,4% sul terzo trimestre dello scorso anno. Il risultato operativo è ammontato a 2,9 milioni di euro (-55,4%) e l'utile ante imposte a 1,6 milioni di euro (-51,7%). Il cash flow del terzo trimestre 2001 è stato di 9,3 milioni di euro a fronte del valore di 10,1 milioni di euro realizzato nel corrispondente periodo del 2010.
Nei primi nove mesi del 2011 la compagnia ha registrato un utile netto di 790mila euro su ricavi per 81,1 milioni di euro, con diminuzioni rispettivamente del 92,2% e del 10,0% rispetto al periodo gennaio-settembre dello scorso anno. L'utile operativo si è attestato a 6,6 milioni di euro (-57,1%) e l'utile prima delle imposte a 908mila euro (-91,2%). Il cash flow consolidato dei primi nove mesi di quest'anno è stato di 21,8 milioni di euro contro 29,4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2010.
Premuda ha precisato che il risultato dei primi nove mesi dell'esercizio 2011 ha beneficiato di circa 900mila euro di plusvalenza derivata dalla cessione della panamax bulk Four Earth, risultato che però - ha sottolineato la compagnia - è stato fortemente influenzato da un impatto negativo di circa 4,2 milioni di euro derivante dagli effetti del ciclone “Bianca” che nella prima parte dell'anno ha comportato una interruzione di circa 20 giorni nell'attività della FPSO Four Rainbow, dal forte deterioramento del mercato dei noli che - per i comparti di diretto interesse di Premuda - ha registrato cali compresi tra il 39 ed il 47% rispetto alle rate del corrispondente periodo 2010 (fattore questo - ha specificato la compagnia - alquanto mitigato dalle buone coperture commerciali definite in passato ed ancora disponibili) e dall'indebolimento del dollaro, inferiore del 6,8% rispetto ai primi nove mesi 2010.
La compagnia ha reso noto che il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2011, già al netto delle quote di pertinenza di azionisti terzi, ammontava 216,2 milioni di euro (ammontava a 186,0 milioni di euro alla fine del terzo trimestre 2010). Al 30 settembre scorso le immobilizzazioni in flotta ammontavano a 382,0 milioni di euro cui vanno aggiunti 63,2 milioni di euro già anticipati ai cantieri a fronte delle navi in costruzione.
La situazione finanziaria di gruppo al 30 settembre scorso evidenziava una esposizione netta equivalente a 279,0 milioni di euro (235,9 milioni al 31 dicembre 2010 e 272,8 milioni al 30 settembre 2010), con disponibilità liquide ammontanti a 18,5 milioni di euro. Rispetto alla fine dell'esercizio precedente - ha precisato la compagnia - l'esposizione finanziaria netta è aumentata di 43,1 milioni di euro (e di 6,2 milioni rispetto al 30 settembre 2010, rilevazione precedente all'aumento di capitale realizzato a fine esercizio 2010) prevalentemente per effetto dell'avanzamento degli investimenti avviati per il rinnovo ed il potenziamento della flotta sociale, a cui si aggiunge l'effetto derivante dalla controvalutazione in euro dei finanziamenti denominati in dollari.
In merito all'andamento del mercato nei primi nove mesi del 2011, la compagnia ha spiegato che nel periodo le rate di nolo sono risultate tutte sensibilmente minori di quelle del corrispondente periodo 2010 - tra il 41% ed il 47% per il comparto cisterniero e tra il 39% ed il 41% per il comparto dry - mentre lo scorso mese di ottobre ha registrato nel comparto bulk rate mediamente superiori del 16/17% rispetto ai valori medi del terzo trimestre e nel comparto tanker, dopo una improvvisa “esplosione” delle rate in conseguenza di forti congestioni nell'area mediterranea, i valori si stanno nuovamente riavvicinando alle medie registrate nel terzo trimestre.
Per quanto concerne la chiusura dell'esercizio annuale in corso Premuda, sulla base dei risultati conseguiti fino ad oggi, prevede che, «salvo il verificarsi di gravi imprevisti e prescindendo da eventuali ulteriori necessità di “impairment” degli assets patrimoniali, il risultato del 2011 dovrebbe presentarsi in sostanziale pareggio/modesto utile».
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