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Il Board di Frontline ha approvato un piano di scissione dell'azienda armatoriale
Nella nuova società confluiranno la quasi totalità dei debiti, una parte degli investimenti in nuove costruzioni e 15 navi, di cui cinque in ordinativo
7 dicembre 2011
Il consiglio di amministrazione di Frontline ha approvato un piano di scissione dell'azienda armatoriale con la costituzione di una nuova società in cui confluiranno la quasi totalità dei debiti di Frontline nei confronti delle banche, cioè 666 milioni di dollari su un totale 679 milioni di dollari (i rimanenti 13 milioni rimarranno a carico di Frontline), una quota di 325,5 milioni di dollari degli investimenti programmati per le navi di nuova costruzione ed una parte della flotta della compagnia.
Frontline ha precisato che la riorganizzazione aziendale avviene con il contributo dell'azionista di riferimento Hemen Holding Ltd, holding cipriota che fa indirettamente capo al presidente di Frontline, John Fredriksen, che apporterà garanzie finanziarie per 505,5 milioni di dollari.
Nella nuova società, che si chiamerà Frontline 2012, confluiranno le navi di costruzione più recente della flotta di Frontline nonché nuove costruzioni ordinate dalla compagnia. Si tratta di sei Very Large Crude Carrier, più altre cinque VLCC di nuova costruzione, e quattro Suezmax per un valore complessivo stimato di circa 1,12 miliardi di dollari.
Il piano prevede che Frontline detenga il 10% del capitale azionario di Frontline 2012, che complessivamente ammonterà ad un valore previsto di 250 milioni di dollari, mentre il restante 90% sarà sottoscritto da Hemen Holding. Grazie al trasferimento di parte degli investimenti alla nuova società, Frontline ridurrà in misura consistente i propri investimenti in nuove costruzioni che scenderanno da 437,9 milioni a 112,4 milioni di dollari.
Inoltre Frontline ha concordato una riduzione dell'importo dei noleggi a lungo termine con Ship Finance International, che saranno diminuiti di 6.500 dollari/giorno per ciascuna nave nel periodo 2012-2015, mentre Frontline verserà a Ship Finance International un indennizzo di 106 milioni di dollari. L'accordo è soggetto ad approvazione finale da parte del consiglio di amministrazione e delle banche che finanziano Ship Finance International.
Attualmente Frontline ha a noleggio da Ship Finance International 28 navi. Una volta attuato il piano di ristrutturazione, la consistenza della flotta di Frontline scenderà da 50 a 40 navi.
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