- Domani alle ore 17.00 al Circolo Ufficiali della Marina Militare della Spezia verrà presentato il libro “Difesa di una Piazzaforte Marittima. Fortificazioni e artiglierie nel Golfo della Spezia dal 1860 al 1845” scritto da Stefano Danese, Roberto De Bernardi e Michele Provvedi. All'incontro, oltre agli autori, interverranno il presidente dell'Autorità Portuale della Spezia, Lorenzo Forcieri, e il comandante in capo del Dipartimento Marittimo dell'Alto Tirreno, ammiraglio Andrea Campregher.
- L'opera di Danese, De Bernardi e Provvedi , frutto di un lungo lavoro di ricerca e dedicata alle fortificazioni poste a difesa del golfo della Spezia dall'Unità d'Italia al secondo conflitto mondiale, è stata pubblicata dall'Autorità Portuale della Spezia.
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- «Quando gli autori sottoposero alla mia attenzione il frutto di due anni di lavoro - ha spiegato il presidente dell'ente portuale, Lorenzo Forcieri - ritenni doveroso scongiurare la dispersione di centinaia di disegni e planimetrie originali restaurati, fotografie e immagini storiche inedite. Spero che oggi questa pubblicazione, curata dalla Studio Condotti, possa fornire un contributo alla divulgazione di uno dei tanti aspetti poco conosciuti, ma non meno affascinanti, del nostro patrimonio culturale. La nostra città, mentre si adopera per valorizzare ciò che l'ha caratterizzata come piazzaforte militare di pregio, salvaguardando tante delle strutture descritte in questo saggio, sta profondamente cambiando. Le gloriose vestigia militari, cui tanto deve la nostra provincia in termini di sviluppo, stanno concretamente seguendo nuove vocazioni. La Marina Militare, il porto, l'industria - ha sottolineato Forcieri - continueranno ad essere elementi caratterizzanti l'identità del territorio, ma ad essi si sta sommando, dimostrando sempre maggiori vivacità ed intraprendenza, l'attività turistica, che dal nuovo waterfront e dalla stazione crocieristica trarrà un impulso decisivo. Segni contemporanei si aggiungeranno a segni preesistenti, in una città che non ha più bisogno di proteggersi dietro uno schieramento di fortificazioni, ma che deve coraggiosamente rischiare, percependo tutta la positività del mutamento, aprendosi al futuro».
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- Ringraziando della disponibilità il Comando in Capo del Dipartimento Marittimo dell'Alto Tirreno e la Direzione del Genio Militare per la Marina, gli autori hanno evidenziato che «uno studio sulla fortificazione costiera non poteva esimersi dall'analizzare la piazzaforte marittima della Spezia. A differenza dei lavori a prevalente carattere storico, architettonico o meramente catalogativo finora pubblicati - hanno precisato - viene qui specificamente considerato il grande complesso delle opere difensive a protezione della primaria base della Regia Marina. Per approfondire la conoscenza degli schemi costruttivi, delle destinazioni d'uso, degli scopi e delle particolari funzionalità dei forti e delle batterie efficienti, sono stati accuratamente restaurati e riprodotti centinaia di disegni, planimetrie, immagini e stampe d'epoca accompagnati dalle fotografie attuali che consentono l'esplorazione delle strutture accessibili e la visita virtuale dei siti ancora militarizzati o comunque off limits per il grande pubblico».
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