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BIMCO, il 2012 sarà ancora un anno difficile per l'industria dello shipping
Il settore dei container dovrà fare i conti con un ulteriore aumento del 50% nel numero di navi di grandi dimensioni
4 gennaio 2012
Il 2012 sarà ancora un anno difficile per l'industria del trasporto marittimo. Lo prevede il BIMCO, la principale associazione mondiale dello shipping, che ha pubblicato oggi le sue “Reflections 2012”, pubblicazione che prende in esame le attuali criticità del settore e quelle previste per il prossimo anno.
Secondo il BIMCO, nel 2012 lo shipping dovrà continuare ad affrontare difficili sfide. Se da un lato ci potrebbero essere prospettive di crescita nel settore delle product tanker e un miglioramento generale della situazione potrebbe essere apportato dallo slow steaming, cioè dal rallentamento della velocità di navigazione delle flotte - spiega l'associazione - il settore dei container può invece attendersi un anno decisamente impegnativo a causa di un ulteriore aumento del 50% nel numero delle navi portacontainer di grandi dimensioni che entreranno in servizio.
Il BIMCO invita comunque gli armatori ad imparare dalle lezioni del passato, in particolare “aspettandosi l'inaspettato” dall'India, magari - precisa - iniziando quest'anno a sfruttare il suo potenziale di importazione. Per il BIMCO, infatti, il 2012 può presentare ancora nuove opportunità. Ritengo assolutamente - spiega il presidente dell'associazione Yudhishthir Khatau, nella sua introduzione a “Reflections 2012” - che lo shipping prevarrà e troverà acque più calme, come è sempre stato. Tuttavia Khatau si chiede quando giungerà questo momento. Con il rinvio della consegna di nuove navi, con un freno all'ordinativo di nuovo tonnellaggio, rivolto forse a rimpiazzare navi piuttosto che a forme di speculazione, con la conversione o il disarmo di vecchio tonnellaggio - rileva - si potrà giungere prima del previsto ad una ripresa, «ma - spiega Khatau - dubito che l'intenzione sia questa!»
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