- Nel 2011 il traffico dei passeggeri nei tre porti sardi di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres è diminuito complessivamente del 23,2% essendo ammontato a 4.410.898 unità rispetto a 5.743.032 unità nell'anno precedente. In flessione (-12,2%) anche gli scali delle navi di linea, pari a 9.553 nel 2011 rispetto a 10.879 nel 2010.
-
- L'Autorità Portuale del Nord Sardegna ha evidenziato come il 2011 sia stato un anno che ha segnato una crisi senza precedenti per il sistema dei trasporti marittimi della Sardegna settentrionale, proiettato, in una sola stagione, indietro di dieci anni. «Quello appena concluso - ha commentato il presidente dell'ente, Paolo Piro - è un anno da dimenticare. La concomitanza della crisi economica con l'aumento spropositato dei prezzi dei biglietti e del carburante ha generato una situazione senza precedenti. È sotto gli occhi di tutti, e i numeri parlano chiaro, che i nostri porti hanno fatto un balzo indietro di dieci anni. Dopo due lustri di crescita fenomenale, ironia della sorte, nel 2011 ci ritroviamo catapultati nel passato, a ripartire dagli stessi risultati conseguiti nel 2001».
- Lo scorso anno è stato il porto di Olbia a registrare la perdita più consistente. Lo scalo ha movimentato 2.670.453 passeggeri (-29,9% sul 2010), un dato che riporta l'approdo al 2001 quando transitarono complessivamente 2,6 milioni di passeggeri. Il traffico delle merci varie ha segnato invece un +3,9% attestandosi a 6.337.545 tonnellate.
-
- Golfo Aranci ha archiviato il 2011 con un traffico passeggeri di 880.514 unità, in calo del 6,6% sull'anno precedente. Viceversa il traffico marittimo ha totalizzato un incremento del 5,2%, con complessivi 1.458 movimenti nave, grazie all'aumento delle corse della linea con Civitavecchia coperte dalla Saremar. Nel settore delle merci il traffico si è azzerato ed è crollata di oltre il 58% la movimentazione dei carri ferroviari.
-
- Negativo anche il consuntivo di Porto Torres, che nel 2011 ha movimentato 859.931 passeggeri (-13,1%) su un totale di 1.972 movimenti nave (-4,9%). Se si escludono due soli mesi positivi - ha spiegato l'Autorità Portuale - il porto del nord ovest sardo ha segnato un costante decremento dei movimenti nave rispetto al 2010: la presenza di nuove rotte poco ha potuto per arginare il crollo causato dalla forte riduzione delle corse da e per Genova della compagnia GNV e dalla sospensione, nel periodo invernale, della Civitavecchia - Porto Torres - Barcellona della Grimaldi Lines. In crescita, invece, il traffico delle merci ro-ro che è stato pari a 1.409.224 tonnellate (+3,2%), mentre le rinfuse secche sono diminuite del 19,1% a 1.204.914 tonnellate e le rinfuse liquide sono calate del 25,6% a 1.170.571 tonnellate.
-
- Anche il 2012 non promette nulla di buono. «Quello appena iniziato - ha spiegato Piro - sarà un anno difficile. I segnali che arrivano dalle compagnie di navigazione non sono affatto positivi. Se è vero che assistiamo ad un abbassamento dei prezzi rispetto al periodo estivo e ad un ritorno alla quasi normalità, dobbiamo fare i conti con l'aumento dei costi del carburante e della gestione dell'intera operatività delle flotte e, soprattutto, con l'incertezza economica che spinge gli italiani, e non solo, a riconsiderare la spesa per una vacanza in Sardegna».
-
- «L'insularità - ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale - finirà per diventare una fortissima discriminante. È innegabile che viaggiare da e per la Sardegna sarà sempre più oneroso, ma ancora più dannoso rischia di essere il contraccolpo sulla movimentazione delle merci, sulle quali si riverseranno gli incrementi di tutti i costi operativi del trasporto in generale, con un prezzo finale maggiorato per il consumatore ed un prodotto sardo soccombente rispetto alla concorrenza di altri mercati».
|